Economia

Cooperative: L’UE riconosca funzione sociale cooperazione

Questa la frase che la confederazione cooperative italiane vuole che venga inserita nel documento finale della Convenzione sull'avvenire dell'Europa.

di Gabriella Meroni

”L’Unione riconosce il valore e la funzione sociale della cooperazione. Adotta le misure idonee a promuovere e favorire lo sviluppo degli enti la cui struttura e le cui finalita’ sono conformi allo spirito cooperativo”. Questa la frase che la confederazione cooperative italiane vuole che venga inserita nel documento finale della Convenzione sull’avvenire dell’Europa. Noi, sostiene il presidente di Confcooperative Luigi Marino in occasione del convegno su ‘Le cooperative in Europa: una proposta per la convenzione’, ‘chiediamo ai rappresentanti italiani nella Convenzione di fare propria questa proposta e al Governo italiano di sostenerla e accompagnarla lungo il percorso dei lavori della Convenzione fino alla sua conclusione durante il semestre di presidenza italiana”. Confcooperative dal canto suo si sta adoperando ”affinche’ le organizzazioni cooperative di tutti gli Stati membri -spiega Marino- assumano analoghe iniziative nei confronti dei rispettivi rappresentanti nella Convenzione e dei Governi nazionali”. Questa mobilitazione, continua il presidente di Confcooperative, ”sara’ anche occasione di approfondimento dell’identita’ cooperativa in Europa e di crescita della comune responsabilita’ verso le prospettive dell’Unione Europea”. La presenza cooperativa nell’Unione Europea, ha ricordato Marino, ammonta a 132.000 cooperative e a 83,5 milioni di soci. Si aggiungeranno 23 milioni di Soci dei Paesi candidati. L’invito fatto dal presidende di Confcooperative e’ stato accolto sia dal membro della convenzione europea, Marco Follini, sia dal ministro per le Politiche Comunitarie, Rocco Buttiglione che hanno assicurato del loro pieno sostegno. ”Noi -ha detto Buttiglione- crediamo che la cooperazione sia un elemento fondante del sistema sociale europea, dell’economia sociale di mercato che conosce il ruolo sociale dell’impresa. E la cooperazione e’ un modo per svolgere un ruolo sociale di impresa. E’ una societa’ che produce ma contemporaneamente e’ una comunita’ di persone. Noi -ha concluso- siamo amici dell’America, pero’ non siamo americani”. Per Follini che da’ il suo pieno e convinto impegno, invece ”e’ doveroso inserire nel trattato la funzione sociale della cooperazione”. La speranza principale, ha detto il presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Maurizio Zaffi, ”e’ quella che intervenga un formale riconoscimento giuridico della funzione svolta dalla Cooperazione anche nel contesto europeo”.


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