Economia

Cooperative: l’occupazione stabile cresce del 20%

Lo dicono i dati Inps

di Redazione

?I dati dell’INPS riferiti all?ultimo quinquennio indicano, nella cooperazione, una crescita generale dell’occupazione di tipo dipendente pari al 20%. Cifra che sale al 36% nei settori della produzione, lavoro e servizi. E? evidente che la normativa in materia di lavoro in cooperativa ha dato effetti positivi orientando la figura del socio lavoratore verso la tipologia del rapporto di lavoro di tipo subordinato?. E? quanto sostiene Vincenzo Mannino, segretario generale di Confcooperative, intervenendo in audizione a Commissioni congiunte Lavoro, Camera e Senato, sul tema del lavoro. ?Dai dati emerge, infatti, un evidente effetto virtuoso della legge 142/01 che risulta, però, essere molto impegnativa per le nostre imprese cooperative che negli ultimi due anni hanno accusato un forte calo nella redditività. Calo -ha aggiunto Mannino- che fa il paio con una difficile situazione sugli appalti dove le gare al massimo ribasso della P.A. colludono tentazioni di illegalità. Situazione, questa, fortemente peggiorata da un dumping contrattuale e sociale esercitato da organizzazioni e sindacati ai margini della rappresentanza che stipulano CCNL con un differenziale di costo del lavoro pari ad almeno il 30% in meno. A tal fine è necessario rendere più cogente, anche per la PA, l’attuazione della legge Salvi 327/00?. ?Inoltre, i dati Confcooperative -ha continuato Mannino- indicano che l?utilizzo del lavoro atipico e autonomo all?interno delle nostre cooperative di grandi dimensioni è pari al 4%, ma sale fino al 14% nelle micro-cooperative. Dati questi in linea con lo scenario nazionale, ma indice che laddove c’e’ solidità e dimensione d’impresa c’e’ una diversa qualità occupazionale: tanto più e’ grande l’impresa, tanto più stabile e’ il lavoro”. ”Condividiamo le politiche che tendono a stabilizzare l’occupazione e a farla crescere sia in qualità, sia in quantità, ma sarebbe un errore affrontare le problematiche del mercato del lavoro senza attuare, in parallelo, politiche volte alla crescita dimensionale delle imprese. Il miglioramento dell’occupazione -ha concluso Mannino- non può, infatti, prescindere dalle politiche di aggregazione, d’integrazione e di capitalizzazione delle imprese, concetto ancora più valido per le imprese del sistema cooperativo?.


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