Economia

Cooperative: ddl del Consiglio dei ministri per nuove norme di vigilanza

Confindustria: era ora

di Redazione

Nuove norme per la vigilanza sugli enti cooperativi. Il consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della Attivita’ produttive, Antonio Marzano, ha approvato un decreto legislativo in materia vigilanza sugli enti cooperativi che ”risponde all’esigenza di rendere piu’ efficiente ed efficace il sistema di controlli in materia di cooperazione, al fine di evitare i frequenti fenomeni di snaturamento delle finalita’ mutualistiche”. Il decreto, spiega una nota del Ministero della Attivita’ produttive, persegue i seguenti obiettivi, attuativi della legge delega parlamentare. In primo luogo concentrare su un’unica autorita’ di vigilanza i controlli sulla natura mutualistica degli enti cooperativi. Inoltre ha lo scopo di espletare questa vigilanza attraverso un sistema di accertamenti, per verificare l’autentica natura mutualistica degli enti e le correttezza della loro gestione amministrativa e contabile. Il terzo obiettivo e’ quello di rendere piu’ significativa la funzione assistenziale e di controllo sugli enti cooperativi anche da parte delle associazioni nazionali del movimento cooperativo, richiamandole a una maggiore efficienza. Inoltre in decreto intende ampliare la base dei revisori di cooperazione. Infine ha lo scopo di semplificare e rendere piu’ rapido ed efficace il provvedimento sanzionatorio nei confronti degli enti cooperativi irregolari. ”Ho sempre considerato le Cooperative delle imprese a tutti gli effetti, quindi non ho mai capito perche’ non debbano pagare le tasse”. Guidalberto Guidi, vicepresidente di Confindustria, non ci sta ad assistere ai privilegi riservati al mondo della cooperazione e plaude al Governo. Lo ha detto chiaro e tondo oggi, al 90.esimo compleanno del Consorzio Cooperative Costruzioni, sottolineando comunque che nelle sue parole e nelle sue azioni ”non c’e’ mai stato un intento punitivo”, se mai ”una certa qual invidia”, perche’ ”molte fra le piu’ belle imprese a livello mondiale sono cooperative”. Secondo il numero due di Confindustria i tempi non sono piu’ quelli giusti per avere ”uno spirito sociale e chiedo a voi -ha detto- dove trovate il tempo per averlo”. In buona sostanza, Guidi ha messo in evidenza che la competizione attuale ”lascia morti, non feriti” e che ”non ci puo’ essere un mercato etico, perche’ non conosco un consumatore etico”. Per Guidi, infine, è il comportamento competitivo a farla da padrone e nel ”mercato mondiale non c’e’ piu’ spazio per la solidarieta’ sociale”.


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