Economia

Cooperative: 54% imprese in crisi per mancati pagamenti

Lo dice uno studio di Confcooperative

di Redazione

«Frena la domanda interna. Permane uno stato generale di difficoltà e di insoddisfazione tra gli operatori delle cooperative di lavoro e servizi. Recupera, invece, la componente estera della domanda per molte cooperative agroalimentari. Giudizi ancora negativi sul fronte della tesoreria e degli incassi: i ritardi nei pagamenti portano il 54% delle cooperative agli estremi, ne paralizzano lo sviluppo, e purtroppo in un numero crescente di casi ne provocano la crisi. Soffrono, in particolar modo, le cooperative di produzione lavoro e servizi e le sociali che nonostante il macigno della cattiva liquidità tirano nell?occupazione che cresce ? nelle sociali ? del 7,5% su base annua. Diminuiscono, in genere, le sofferenze al Nord e al Centro, ma aumentano al Sud dove soffrono le piccole e micro cooperative; tengono, invece, le grandi».
«Nonostante le difficoltà e lo scarso ottimismo i nostri cooperatori hanno continuato e continueranno a misurarsi costruttivamente sul mercato: la dinamica congiunturale segna il +2,2% nell?occupazione. Hanno aumentato gli investimenti rispetto all?anno precedente il 52% delle cooperative sociali, il 28% delle cooperative di produzione lavoro e servizi e il 26,7% delle cooperative agroalimentari e della pesca. Recupera l?export nell?agroalimentare, ma per il 40% dei nostri cooperatori permangono difficoltà strutturali dovute a lungaggini burocratiche, prezzi e costi elevati, trasporti e tempi di consegna. Pesano i rincari praticati dal 52% dei fornitori delle nostre cooperative. Per il futuro oltre il 23% delle nostre imprese assumerà nuovo personale nei prossimi 4 ? 5 mesi, mentre quasi il 40% delle cooperative prevede un aumento di fatturato. In salita il costo medio del lavoro che, per il prossimo anno, aumenterà del 3,6%».

«Che lo scenario fosse cambiato, i nostri cooperatori l?avevano già segnalato nelle ultime analisi congiunturali, cosa che conferma, ancora una volta, come i cooperatori adottino comportamenti anticiclici e anticipatori delle diverse fasi congiunturali. Il livello di fiducia in un andamento migliore dell?economia italiana nei prossimi mesi tocca il punto di minimo dall?avvio, nel settembre 2005, delle nostre rilevazioni congiunturali. Solo 5 operatori su 100 si dichiarano ottimisti».

Così Vincenzo Mannino, segretario generale di Confcooperative commenta quanto emerge dalla nota congiunturale del sistema Confcooperative del III quadrimestre 2007 e previsionale sul I quadrimestre 2008 condotta da Elabora, centro studi di Confcooperative. L?indagine è stata condotta su un panel rappresentativo composto da cooperative ? di grandi, medie, piccole e micro dimensioni ? in tutta Italia e in quasi tutti i settori (consumo e distribuzione, cooperative sociali, lavoro e servizi, agroalimentare, pesca, cultura ? turismo ? sport) delle circa 20.000 cooperative aderenti.


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