Famiglia

Coop sociali: Regione FVG, stop affidamenti sottocosto, rispettare il ccnl

L’assessore alle autonomie locali invita le amministrazioni a garantire adeguate condizioni economiche

di Francesco Agresti

?Non è più possibile procedere ad affidamenti sottocosto che generano servizi scadenti per l’utenza e sfruttamento dei lavoratori?. Questo il senso della circolare che l?assessore regionale alle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, ha inviato alle amministrazioni pubbliche invitandole a garantire affidamenti a condizioni economiche che consentano alle coop sociali di applicare il ccnl.

“La cooperazione sociale?, sottolinea Iacop, ?svolge importanti funzioni sussidiarie nei servizi pubblici affidati a terzi dalla pubblica amministrazione regionale”. ?L’interesse della comunità regionale?, aggiunge l?assessore, ?è di garantire efficacemente, ad un anno dalla sua stipula, l’applicazione del nuovo contratto collettivo nazionale della categoria”. “Appare utile, a riguardo, portare all’attenzione degli Enti Locali?, si legge nella circolare 162/05, ?la disposizione di cui all’art. 5 della legge quadro 328/2000 di riforma dell’assistenza, che prevede, come principio generale per l’affidamento dei servizi sociali, la promozione da parte degli enti pubblici del ricorso a forme di aggiudicazione o negoziali atte a consentire ai soggetti operanti nel terzo settore la piena espressione della propria progettualità, nonché ricordare le precise norme della legge 327/2000, che impongono agli enti aggiudicatari di valutare, nella predisposizione delle gare d’appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte, che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro, come determinato dalle tabelle contrattuali ufficializzate dal Ministero del Welfare”.

?Una presa di posizione, quella dell’assessore Iacop, attesa e apprezzata dalla cooperazione sociale?, commenta Gian Luigi Bettoli, rappresentante Legacoop, ?corrisponde a un senso comune generalizzato nel nostro Paese, e che supera gli stessi schieramenti politici?. Pochi giorni fa, infatti, anche la Regione Veneto ha indirizzato agli enti locali una lettera dai toni polemici in cui si sottolinea come la collaborazione tra amministrazioni locali, aziende sanitarie e le imprese sociali, “è stata ampiamente e colpevolmente disattesa da parte delle amministrazioni pubbliche con dannio per l’intero settore della cooperazione sociale”.

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