Politica

Coop sociali miste, il limbo è finito: porte aperte nella Pa

Le A B potranno iscriversi a entrambi gli albi

di Redazione

Anche la Lombardia apre alla cooperazione sociale di tipo misto. Grazie a uno specifico regolamento, approvato in commissione Attività produttive, le cooperative A+B lombarde potranno iscriversi come unico soggetto giuridico ad entrambe le sezioni dell’Albo regionale delle cooperative sociali. Con il risultato di poter accedere più agevolmente alle commesse e ai finanziamenti pubblici. Ad oggi, infatti, ad eccezione di poche Regioni come Emilia Romagna, Veneto, Puglia e adesso anche Lombardia, gli Albi riconoscono esclusivamente le tipologie A, B e i consorzi. «Questa rigidità ha frenato lo sviluppo della cooperazione mista che formalmente non è mai stata intesa come potenziale partner della pubblica amministrazione», spiega il consigliere Mario Sala (PdL), relatore del provvedimento. «Così, le cooperative appartenenti a questa tipologia si sono spesso dovute sdoppiare in due soggetti giuridici con enormi costi burocratici e gestionali».
Ora invece sembrano aprirsi nuove prospettive per quelle realtà organizzative che in Lombardia si contano sulle dita di una mano. «Ci siamo limitati a riconoscere ciò che da tempo avevamo sotto gli occhi», commenta Sala. «Nate come meramente assistenziali, con l’andar del tempo le cooperative hanno spesso dovuto ampliare il loro progetto di intervento, considerando anche l’inserimento lavorativo. Questo, a livello di iscrizione all’Albo, comportava degli enormi problemi, tanto da imporre la costituzione di due soggetti imprenditoriali diversi e collegati tra loro, con doppi consigli di amministrazione, doppi bilanci e doppi costi di gestione. Insomma, una vera e propria sventura per realtà spesso di piccole o piccolissime dimensioni».
Così, secondo le attese, il nuovo regolamento dovrebbe portare solo benefici, «almeno così è stato nelle poche Regioni che sono già andate in questa direzione», continua Sala. «Lì si sono semplificati i procedimenti burocratici, con una ricaduta positiva sul numero e la qualità dei progetti di assistenza. Speriamo che anche qui si possano raggiungere tali traguardi e anche per questo abbiamo cercato di semplificare oltremodo le iscrizioni, mettendo a disposizione il portale on line». Ma oltre ad aprire nuovi spazi di azione alle cooperative, il nuovo Regolamento avrà l’effetto di responsabilizzare quelle realtà ad oggi non proprio “definite”. «Per iscriversi contemporaneamente alle due sezioni dell’Albo, si dovranno ovviamente rispettare tutti i requisiti specifici di ogni tipologia», avverte Sala. «Questo regolamento, infatti, ha l’obiettivo di disciplinare un settore, quello delle cooperative miste, che oggi è praticamente inesistente».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA