Economia

Coop sociali crescono: 5.600 per 156mila addetti

Presentato oggi il Terzo rapporto sulla cooperazione sociale in Italia a cura di CGM e Fondazione Agnelli

di Redazione

Ministero del Lavoro, Inps, Istat: sono diverse le fonti di cui il Centro studi di Cgm si è servito per produrre il Terzo rapporto sulla cooperazione sociale in Italia, edito dalla Fondazione Agnelli e presentato oggi Milano. Più fonti per censire un fenomeno che dal suo nascere ? 1992, anno di promulgazione della legge 381 ? ha fatto registrare tassi di crescita sempre più decisi. La fotografia più recente, ma il rapporto parla più correttamente di stima, è di quelle che non passano inosservate: 5.600 cooperative in tutta Italia; per 156mila addetti, 23mila volontari e quasi 15mila soggetti svantaggiati inseriti. Un settore che produrrebbe ricavi per almeno 350 milioni di euro. Dati che, paragonati a quelli rilevati dall?Istat nel ?99 fanno registrare un segno positivo su tutta la linea: dalle coop stesse che erano 4.651, agli addetti (130mila), ai volontari, poco meno di 20mila. Interessante, anche se riferito agli anni ?99-2000, il quadro dei soggetti svantaggiati inseriti. Un dato su base regionale, che evidenzia oltre 1.200 nuove immissioni con la punta massima registrata nel Lazio, 261 persone inserite, e un saldo negativo di 276 unità in Sicilia. Si conferma la tendenza allo sviluppo consortile: nel 2000 i consorzi erano 207, contro i 138 del ?98. Un ampio servizio sul Rapporto, la prossima settimana su Social Job.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.