Welfare

Coop sociali B: accordo con Garante detenuti Lazio

L'intesa è finalizzata a favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti

di Francesco Agresti

Favorire il diritto al lavoro dei reclusi e rendere possibile l’accesso a misure alternative alla detenzione con la promozione di attività lavorative e formative in accordo con enti locali, le associazioni del terzo settore e l’imprenditoria privata e pubblica. E’ questo il senso del Protocollo d’intesa siglato fra il Garante regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni e il Consorzio di cooperative sociali Lavoro & Libertà., rappresentato dal presidente Mauro Pellegrini. Del Consorzio fanno parte la Panta Coop operante nell’edilizia e hi-tech, Il Gabbiano Servizi (pulizia e catering), New Horizons, (meccanica) e l’azienda Agricola Antica Torre (agricoltura biologica e manutenzione del verde), costituite almeno per il 30% da soci detenuti ed ex detenuti. Con il Protocollo, il Consorzio garantisce che almeno il 60% dei nuovi contratti di lavoro stipulati dalle coop, sia destinato a detenuti ed ex detenuti. Da parte sua – visto che la legge 193/2000 prevede la possibilità che gli enti pubblici assegnino quote di appalti di servizi con affidamento diretto a coop che inseriscono al lavoro persone in condizioni di disagio – il Garante “si impegna a sensibilizzare enti pubblici e privati del Lazio e gestori di servizi per favorire lo sviluppo del Consorzio anche con progetti volti all’inserimento lavorativo di ex detenuti”. «Abbiamo deciso di scommettere sull’iniziativa – ha detto Marroni – perché parla concretamente di lavoro per i detenuti. Il diritto al lavoro ha un’importanza fondamentale in funzione del reinserimento sociale, morale e civile dei reclusi. Per questo siamo lieti di fare quanto possiamo per far sentire i detenuti parte integrante della società attraverso un lavoro retribuito» Uno dei punti qualificanti del protocollo prevede che Consorzio e Garante dei detenuti elaborino progetti per migliorare la condizione di detenuti e ex detenuti, sia per quanto riguarda il diritto al lavoro che per ogni altro diritto. Le parti si impegnano a promuovere iniziative volte alla creazione, negli istituti di pena del Lazio, di rapporti di lavoro retribuiti per i detenuti, con accordi con le direzioni penitenziarie, Pubblica amministrazione, organizzazioni imprenditoriali, sindacati e altri soggetti pubblici e privati. «Con le nostre coop – hanno detto i rappresentanti dell’Antica Torre (Sandro Bernardini), del Gabbiano Servizi (Mario Mangano) e New Horizons (Roberto Monti) – siamo in grado di coprire più ambiti e offrire una ampia gamma di servizi. Insieme possiamo far sentire un’unica voce. E’ importante il rapporto con il Garante dei detenuti, perché si mettono intorno a un tavolo progettuale più realtà del settore. Speriamo così di trovare gli ambiti giusti per favorire l’inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti, perché nonostante quello che si dice, non siamo ancora tutti uguali».


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