Economia

Coop sociali a quota 5.600

Fondazione Agnelli pubblica il III rapporto sulla cooperazione sociale curato dal Consorzio Cgm.

di Giampaolo Cerri

Le cooperative sociali aumentano, soprattutto nel meridione, e generano posti di lavoro, creando un giro d’affari di oltre 7.000 miliardi di lire. È quanto risulta da “Comunità Cooperative. Terzo rapporto sulla cooperazione sociale in Italia”, curato dal Centro Studi Cgm e pubblicato dalle Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli. Dal 1993 al 2000 il numero delle cooperative sociali è quasi quintuplicato: secondo il rapporto, a fine 2001 si poteva stimare fossero presenti in Italia 5.600 cooperative sociali, delle quali il 55 per cento di tipo A (servizi socio-sanitari ed educativi con finalità di integrazione sociale dei cittadini), il 40 per cento di tipo B (inserimento lavorativo delle persone svantaggiate) e il 5 per cento miste.
«Questo terzo rapporto segna una continuità di Cgm nel far crescere sensibilità e attenzione ma anche conoscenza e riflessione sul fenomeno della cooperazione sociale», ha detto il presidente di Cgm Johnny Dotti.
«A distanza di sette anni dal primo rapporto», ha proseguito, «sottolineerei accanto all’evidente e costante aumento di cooperative sociali su tutto il territorio nazionale, il consolidarsi e l’ampliarsi della forma cnsortile quale struttura necessaria allo sviluppo della cooperazione sociale di comunità. Si possono auspicare ora analisi più dettagliate di questo fenomeno che si va via via storicizzando. Un ringraziamento particolare per il lavoro svolto va al professor Carlo Borzaga, al dottor Flaviano Zandonai e a Gianfranco Marocchi».
Il rapporto spiega come nelle cooperative sociali italiani lavorino 158.000 persone: quasi 15.000 di queste si trovano in situazione di svantaggio e sono inserite lavorativamente nelle cooperative di tipo B. Oltre agli operatori retribuiti, collaborano con le cooperative sociali circa 23.000 volontari. L’insieme di queste risorse genera un giro d’affari stimato, nel 2001, di oltre 7.000 miliardi di lire, pari a 3,6 miliardi di euro (contro i 5.839 miliardi di lire del 1999). Nell’ambito del Terzo settore, le cooperative sociali rappresentano poco più del 2 per cento delle organizzazioni censite, ma generano il 23 per cento dell’occupazione remunerata dell’intero settore. Cambia infine anche la distribuzione delle imprese: benché la cooperazione sociale si sia sviluppata prima nelle regioni settentrionali, il fenomeno è ormai in forte sviluppo su tutto il territorio nazionale e soprattutto nel meridione.

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