Economia

Coop sociale: FVG, gruppo di lavoro per evitare crisi dell’intero settore

Centrali cooperative, enti locali e sindacati insieme per scongiurare battuta d’arresto per 175 imprese e 6 mila lavoratori

di Francesco Agresti

Un gruppo di lavoro per affrontate coinvolgendo tutte le arti interessate i problemi della cooperazione sociale regionale. La decisione è stata presa congiuntamente dalla Regione Friuli Venezia Giulia, le associazioni delle centrali cooperative che rappresentano la cooperazione sociale,dall? Anci, Upi, Federsanità e organizzazioni sindacali, al termine dell’incontro, svoltosi oggi a Udine, fra i rappresentanti del settore e l’assessore regionale alle autonomie locali, Franco Iacop. In Friuli Venezia Giulia sono operative 175 cooperative sociali che occupano oltre 6 mila lavoratori impegnati soprattutto in servizi affidati dalla pubblica amministrazione locale. Nel corso della riunione sono stati approfonditi alcuni temi legati al rinnovo contrattuale che, in carenza di un sostegno della Regione potrebbe mettere in crisi le cooperative, ma anche di provvedimenti urgenti mirati all’esenzione dall’Irap, dell’abolizione del regime dei ‘de-minimis’ e di una precisa direttiva per l’applicazione, nella revisione prezzi, dei criteri di aggiornamento oggi disattesi nei capitolati d’appalto ”Oggi le cooperative sociali sono il braccio operativo di molte amministrazioni pubbliche nell’erogazione di servizi al cittadino?, ha affermato Iacop, ?se passasse solamente il principio del prezzo più vantaggioso e del mero risparmio e riconoscimento salariale, si produrrebbe una diminuzione qualitativa dei servizi.” ”La giunta regionale?, ha proseguito Iacop, ?è impegnata a mettere in atto una serie di iniziative in vari settori e, con l’accordo di tutte le stazioni appaltanti pubbliche, a riconoscere, attraverso un possibile protocollo d’intesa, alcune regole di comportamento di garanzia, da parte anche delle stesse cooperative, affinché i servizi al cittadino siano resi in modo ottimale.”


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