Economia
Coop: Ravenna, nel 2003 3,2 mld di fatturato e 24mila occupati
Le centrali cooperative hanno presentato il bilancio aggregato delle cooperativa associate che operano nella provincia
Un giro di affari che supera i 3,2 miliardi di euro in crescita del 7% rispetto all?anno precedente prodotto da un sistema animato da 438 imprese. Questi i dati di bilancio 2003 della cooperazione nella provincia di Ravenna tracciati dai segretari provinciali delle tre centrali cooperative: Agci, Confcooperative e Legacoop.
Il 2003 ha fatto registrare progressi in tutti i settori in cu la cooperazione è attiva in tutti i settori: a cominciare dall?agroindustria (1 miliardo 273 milioni di euro nel 2003 contro 1 miliardo 247 milioni di euro del 2002), la distribuzione (374 milioni contro i 342 del 2002); incrementi di minor rilievo sono stati conseguiti anche nella cooperazione sociale e tra le mutue.
In leggero calo il numero delle coop che passano dalle 462 del 2002 alle 438 del 2003, segnando una diminuzione del 5%: un dato, quest?ultimo, che segue la tendenza all?aumento della dimensione aziendale e registra gli effetti di aggregazioni e fusioni che stanno razionalizzando per filiera comparti tradizionali e consolidati, come quello dell?agroindustria, dell?autotrasporto, logistica e movimentazione merci.
I soci sono oltre 223 mila, con un incremento del 8,6% rispetto al 2002, a far la parte del leone è il settore distributivo che ne conta: ben 108mila. Gli occupati sono 24.402, erano 24.101 nel 2002, segnando un aumento dell?1,2% e favorendo l?inserimento di nuovi lavoratori nei settori delle costruzioni e cooperative industriali, consumo e distribuzione, cultura e turismo. Anche il terziario avanzato ha offerto nuovi posti di lavoro, stabili il credito e la logistica, in leggera flessione l?agroindustria.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.