Sostenibilità

Coop presenta il primo bilancio sociale nazionale

Il prossimo 30 giugno si svolgerà l'assemblea nazionale dei delegati

di Redazione

?In un anno caratterizzato da un ulteriore calo dei consumi delle famiglie e dalle ricadute della difficile congiuntura economica, il sistema COOP ha complessivamente migliorato sia la struttura sociale sia, grazie allo sviluppo, la sua posizione di mercato. Il fatturato ha raggiunto 11,3 milioni di euro (+2,5% rispetto al 2003); i soci sono 5,9 milioni (+7,3%); i nuovi punti vendita hanno accresciuto del 4,1% la superficie della rete commerciale?. Lo ha affermato il Presidente dell?Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-COOP, Aldo Soldi, presentando in una conferenza stampa la prima Assemblea nazionale dei delegati, che si svolgerà a Roma il 30 giugno e primo luglio. Con oltre il 17,5% di quota di mercato COOP mantiene quindi la leadership nella distribuzione; e con l?alleato SIGMA anche la leadership dei gruppi d?acquisto. Sono risultati tanto più significativi in quanto COOP è l?unico grande gruppo italiano in un settore dove sta diventando estremamente pervasiva la presenza delle multinazionali estere le quali, nei gruppi d?acquisto, rappresentano ora il 58,2%. Il giudizio sui risultati di COOP non alleggerisce certo ? ha proseguito Soldi ? la preoccupazione per la crisi economica di cui anche COOP risente; il calo dei consumi sta infatti aggravando gli effetti della recessione produttiva, in un contesto di crescente sfiducia che accomuna imprese e cittadini; c?è allarme per l?insufficienza dell?azione governativa, per il rincaro di materie prime e servizi, per la situazione della finanza pubblica. Provvedimenti contingenti non sono ormai più risolutivi per una ripresa di fiducia, per l?avvio dell?inversione del ciclo economico, per una maggior competitività del sistema Paese. Nel 2004 COOP ha fatto la sua parte per dare certezze ai consumatori, in primo luogo difendendo attivamente il potere d?acquisto delle famiglie. Mentre l?ISTAT ha registrato per i prodotti alimentari una inflazione del 2,2%, i prezzi di COOP sono invece scesi dello 0,50%. Nei primi quattro mesi del 2005 l?ISTAT registra -0,4% mentre mediamente in COOP i prezzi sono diminuiti del 2,1%. Secondo la società di analisi di mercato ?Panel de gestion?, ancora una volta COOP è stata in Italia l?insegna commerciale più conveniente, con prezzi ? su un ampio paniere di prodotti confrontabili ? più bassi del 2% nella rete iper e dell?1,8% nella rete supermercati. Sono risultati resi possibili da una politica di ribassi o di blocco nei prodotti a marchio, nei prodotti freschi, in quelli di primo prezzo; una politica che ha costretto i nostri concorrenti ad adeguarsi almeno in parte, con grandi vantaggi per 2 i consumatori. Senza contare ? ha proseguito Soldi ? l?azione di rottura che abbiamo esercitato sul mercato degli alimenti per l?infanzia, vendendo a 10 euro quello stesso latte in polvere che nelle farmacie era invece venduto oltre i 25 euro, con un prezzo superiore di tre volte rispetto a quello praticato negli altri Paesi d?Europa. Di fronte alle difficoltà della situazione del Paese ? ha detto ancora Soldi ? COOP si è mossa seguendo gli inviti che il Presidente della Repubblica ha rivolto alle forze economiche e sociali. Facendo appieno la sua parte in termini di difesa del potere
d?acquisto delle famiglie, di investimenti, di modernizzazione, di maggior occupazione, di innovazione tecnologica, di garanzia di qualità, salubrità e genuinità del prodotto, in particolare sostenendo quello italiano. Le cifre parlano chiaro: tra questo anno e il 2007 la nostra rete distributiva crescerà di 83 tra ipermercati e supermercati; un totale di oltre 268.000 mq, con investimenti complessivi pari a circa 2 miliardi di euro, senza contarequelli relativi allo sviluppo del canale discount e delle grandi superfici specializzate. La nuova occupazione sarà almeno di 10.000 unità.
Non è soltanto un impegno allo sviluppo, ma anche di modernizzazione e di innovazione della struttura, dei servizi, del prodotto. L?innovazione infatti paga: i 31 supermercati nuovi o rinnovati in base a format di nuova concezione hanno visto aumentare del 6% il numero dei clienti; il prodotto a marchio COOP – crescendo in particolare con prodotti simbolo delle politiche di sicurezza, convenienza, eticità (come il latte in polvere e i prodotti della linea Solidal) – ha aumentato le vendite del 18% in un anno, arrivando a un fatturato di oltre 2,2 miliardi di euro; prosegue la nostra diversificazione nel turismo, nel non alimentare, nel settore farmaceutico e dei servizi finanziari. COOP ? ha concluso Aldo Soldi ? vuole portare il suo contributo contro il declino del Paese, muovendosi come un grande imprenditore sociale che vuole continuare a crescere, a competere, ad affermarsi per riversarne i benefici sia sui suoi 6 milioni di soci, sia sui consumatori, sia sulla collettività nazionale. A fronte delle difficoltà reagisce sviluppando, innovandosi, creando lavoro e mantenendo fermi i suoi principi di socialità, di solidarietà, di trasparenza, come dimostra anche il ?Primo Rapporto Sociale nazionale?.

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