Economia
Coop: nasce una centrale per il distretto Adriatico
Un unico ente, dal Friuli alla Puglia, per gestire marketing e logistica del consumo
di Redazione
Un ente per centralizzare le attivita’ commerciali e logistiche di tutte le Coop di consumatori del distretto adriatico che si stende dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia. E’ quanto fara’ dal primo gennaio 2004 ”Centrale Adriatica”, il consorzio cooperativo che avra’ il compito di gestire, in un’ottica di economia di scala, gli acquisti, gli assortimenti, i prezzi, le promozioni, la pubblicita’, i modelli di servizio e l’innovazione di tutte le cooperative che hanno aderito al progetto.
”Centrale Adriatica”, che ha la propria sede a Modena, servira’ 30 Ipercoop, oltre 300 supermercati e due tecnostore. Una realta’ che interessa 1,7 milioni di soci consumatori, 20mila dipendenti e un fatturato che nel 2003 dovrebbe raggiungere i 4,3 miliardi di euro. L?obiettivo è quello di diventare una rilevante struttura commerciale che opera in un’ottica distrettuale con il compito di gestire tutte le attivita’ di marketing e di logistica delle cooperative del distretto in coerenza con le politiche nazionali di Coop Italia.
D’ora in poi, quindi, tutti i fornitori che hanno a che fare con Coop si confronteranno con un unico interlocutore che potra’ cosi’ mettere su un piatto della bilancia un potere contrattuale tale da favorire migliori condizioni di acquisto e dunque piu’ convenienza sui prezzi offerti al pubblico. La nuova struttura – alla quale partecipano come costituenti Coop Adriatica, Coop consumatori Nordest e Coop estense, e come soci Coop Reno, Coop Eridana, Coop Veneto e Coop Casarsa – e’ stata presentata questa mattina a Bologna dal neopresidente Massimo Bongiovanni e da Paolo Cattabiani, presidente di Accda (Associazione coop consumatori distretto adriatico).
Lo stesso Cattabiani ha annunciato che entro il 2005 verranno aperti 40 nuovi punti commerciali nel distretto e verra’ ampliato e riconvertito il 30% di quelli esistenti. ”Con la creazione della nuova struttura – ha detto Massimo Bongiovanni – per i soci e i consumatori miglioreranno le condizioni legate ai loro consumi, come assortimenti, convenienza, promozioni, iniziative speciali e scontistica, in virtu’ della maggiore efficacia della gestione centralizzata. Tali attivita’, pur centralizzate, saranno sviluppate nel massimo di attenzione alle tradizioni e culture dei territori in cui le cooperative sono radicate fornendo cosi’ opportunita’ importanti non solo alle marche, ma anche alle produzioni locali”.
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