Economia

Coop Enghera, Catania: Da sogno a sfida

Entrate moltiplicate per 20 in sei anni. "Ma siamo prudenti"

di Sara De Carli

«Noi la crisi di crescita la stiamo vivendo: siamo cresciuti molto velocemente. Ma crisi nel senso bello, del mettersi in gioco e fare scelte senza la garanzia che siano quelle giuste». A parlare è Orazio Micalitti, presidente della cooperativa Enghera, che nella provincia di Catania gestisce tre botteghe del mondo, una libreria specializzata in stili di vita alternativi e un magazzino di Ctm-altromercato che serve tutta la Sicilia. ?Enghera? è il nome del pane tipico dell?Eritrea, e nel 1998, al rientro da alcune esperienze di volontariato nel Paese africano, un pugno di amici lo scelse per fondare una cooperativa sociale di tipo B. «Il primo anno abbiamo chiuso a 60 milioni di lire», ricorda Micalitti, «nel 2004 abbiamo fatturato 700mila euro con 8 dipendenti. Numeri così alti in soli sei anni vanno gestiti con attenzione». Su cosa puntare per governare questo trend esponenziale? «Abbiamo scelto di curare molto l?organizzazione interna e la formazione del personale», spiega Micalitti. «E scommesso sulla visibilità, arrischiandoci a spostare i nostri negozi nelle vie centrali di Giarre e Catania. Chiaro, l?affitto è alto, per alcuni una follia, ma lo zoccolo duro è restato compatto, e ha accettato la sfida». Che si è rivelata vincente. (S.D.C.)


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