Economia
Coop, al via “Close the Gap- riduciamo le differenze”
Secondo il Global Gender Gap Index sui temi dell’equità di genere il nostro Paese figura al 76esimo posto tra i 153 censiti e al 17esimo sui 20 dell’Europa Occidentale. Ma meno donne lavorano più il Paese si impoverisce. Coop lancia una campagna per promuovere la parità di genere. Tra le prime azioni l’adesione alla petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso” promossa dall’associazione “Onde Rosa” per tagliare l’Iva sugli assorbenti
di Anna Spena
Secondo il Global Gender Gap Index sui temi dell’equità di genere il nostro Paese figura al 76esimo posto tra i 153 censiti e al 17esimo sui 20 dell’Europa Occidentale. «Eppure», spiega Azzurra Rinaldi, Azzurra economista all’Università Unitelma Sapienza, «siamo l’ottavo Paese per prodotto interno lordo». Rinaldi, Marco Pedroni (Presidente Coop Italia e Ancc-Coop), Maura Latini AD Coop Italia, Silvia De Dea con Agnese Zappalà tra le fondatrici di “Onde Rosa” e Fiamma Goretti responsabile comunicazione di change.org, hanno presentatola campagna lanciata da COOP, “Close the Gap-riduciamo le differenze”. «La pandemia ha solo aggravato una situazione già di per sé non invidiabile. L’ultimo dato Istat riferisce che dei 101.000 posti di lavoro persi a dicembre scorso 99.000 erano femminili e lo stesso smartworking visto dal lato delle donne ha in molti casi contribuito ad aumentare il loro carico di lavoro».
«Se guardiamo ai dati che si riferiscono a tutto il 2020», continua Rinaldi, «la situazione non migliora: su 440mila posti di lavoro persi, 312mila erano di donne. Il tasso di occupazione è del 20% più basso rispetto agli uomini. L’impatto della crisi dovuta al Coronavirus ha innescato un meccanismo di “segregazione orizzontale”. Ma se le donne lavorano meno, tutto il Paese produce meno. Eppure il 51% della popolazione è donna e in media sono più istruite degli uomini: questo è un doppio spreco». Inoltre siamo davanti ad uno squilibrio territoriale significativo: «Il tasso di occupazione medio delle donne è del 48,6%: al nord oltre del 60% delle donne lavorano, al sud la percentuale si ferma al 33%». Le donne italiane ogni giorno spendono oltre 5 ore per attività di cura non retribuita, si fanno quindi carico del 74% del totale del lavoro di cura non retribuito. Se si somma il numero delle ore lavorate, la giornata lavorativa delle donne è più lunga. A questo va aggiunto il problema della disparità salariale: su 153 paesi considerati, l’Italia occupa il 125esimo posto per quanto riguarda la retribuzione tra uomini e donne a parità di mansione.
«Vogliamo percorrere con maggiore decisione la strada a favore di una cultura della diversità e dell’inclusione, con l’idea di darci obiettivi non di facciata», spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) durante la presentazione della campagna. «Coop è molto sensibile al tema, il principio dell’integrazione e dell’eguaglianza è parte costitutiva dell’essere cooperativa. I dati in nostro possesso fotografano una situazione migliore della media per quanto attiene ad esempio la composizione dei nostri consigli di amministrazione (oltre il 44% è donna) o la presenza di donne nei ruoli direttivi sul totale degli occupati (oltre il 32%). In molti punti della nostra rete vendita infine ci affidiamo a personale composto unicamente da donne; nei ruoli di caponegozio e capireparto ci attestiamo su un 43% di presenza femminile. Ma vogliamo fare di più e rendicontarlo, cercando di agire con più determinazione sul versante della leadership femminile che è un importante punto di arrivo anche per noi».
E in previsione dell’8 marzo si è voluto partire da un atto simbolico rilanciando la petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso” sulla piattaforma Change.org promossa dall’associazione “Onde Rosa” per tagliare l’Iva sugli assorbenti e contemporaneamente dal 6 al 13 marzo tutti gli assorbenti a scaffale saranno venduti con l’aliquota ridotta dell’Iva dal 22 al 4%, ovvero il traguardo a cui tende la petizione. Mentre gli assorbenti della linea “Vivi Verde Coop”, già con aliquota ridotta perché compostabili, saranno “vestiti” in confezioni ad hoc che invitano a firmare la petizione. «La disuguaglianza è generata in primo luogo da elementi strutturali, come per esempio la scarsa rappresentanza di genere che non trasferisce modelli e quindi aspirazioni per le giovani donne, ma inizia anche dalle piccole differenze», dice Maura Latini, AD Coop Italia, «come quella che si riscontra tra la tassazione dei prodotti di igiene e cura:
gli assorbenti femminili, bene tutt’altro che di lusso, subiscono un’Iva del 22%, al pari di articoli di abbigliamento, sigarette, vino, che non sono considerati di prima necessità. Quella dell’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti non è solo una questione economica, di puro risparmio, ma anche culturale. La scelta di tassare come bene di lusso un assorbente è prima di tutto un errore di valutazione e un messaggio sbagliato, che si traduce in una discriminazione concreta contro la quale vogliamo contribuire ad attivare l’attenzione di donne e uomini. Per questo abbiamo raccolto il messaggio lanciato dalle giovani donne dell’associazione “Onde Rosa” che hanno sollevato il problema; mettiamo a disposizione i nostri punti vendita e la volontà e l’impegno dei nostri soci e dipendenti per segnalare il valore della richiesta, chiedendo che il tema entri nell’agenda pubblica».
«La campagna di “Close The Gap” rappresenta un passo importante per la storia del “ciclo non è un lusso”», aggiungono Silvia De Dea e Agnese Zappalà di Onde Rosa. «Quando abbiamo lanciato la petizione eravamo un gruppo di ragazze che cercava di far sentire la propria voce su qualcosa che ci riguardava da vicino e percepivamo come un’ingiustizia. Mai ci saremmo aspettate quello che è successo dopo: ad oggi sono infatti circa 500 mila le persone che hanno firmato su Change.org per dire no alla Tampon Tax e unirsi alla nostra voce. L’impegno politico, l’attivismo, le petizioni e le iniziative come queste hanno un obiettivo: portare un cambiamento, grande o piccolo che sia, nella vita delle persone. L’attenzione di Coop nei confronti di questa tematica e il nostro coinvolgimento nel progetto sono per noi la conferma che stiamo andando nella direzione giusta: l’auspicio è che tutte queste azioni adesso si tramutino in un risultato concreto per le donne. La Tampon Tax è una discriminazione concreta ed è il momento di dire basta».
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