Economia
COOP 2030, ecco le 10 cooperative che hanno vinto il bando di Coopfond
Dalla Lombardia alla Puglia, ecco le dieci cooperative che hanno vinto il bando Coop 2030 – Impatto, sostenibilità, transizione. Potranno contare su un plafond di 650mila euro. Obiettivo: realizzare progetti per agganciare la ripresa avviando la transizione verso la sostenibilità
di Redazione
Dalle cooperative sociali a quelle di produzione lavoro, dalla Lombardia alla Puglia: sono dieci cooperative che hanno vinto il bando Coop 2030 – Impatto, sostenibilità, transizione, lanciato da Coopfond per sostenere una ripresa all’insegna della sostenibilità anche all’interno del mondo cooperativo.
Si tratta di realtà diverse ma tutte capaci di sviluppare progetti innovativi e in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, dalla produzione di energia alla mobilità smart, dal rilancio dei centri storici all’agricoltura sostenibile.
Il bando Coop 2030 mette in campo uno stanziamento di 650mila euro ed era aperto a tutte le imprese associate a Legacoop con un valore della produzione compreso fra i 450mila e i 50 milioni di euro.
“Siamo molto soddisfatti – commenta il direttore generale di Coopfond Simone Gamberini – della risposta che abbiamo ricevuto e che manifesta come il nostro mondo sia pronto non solo ad investire per ripartire, ma a farlo in direzione di un’economia sostenibile, capace di coniugare lavoro e mercato, impresa e ambiente”.
Le domande arrivate sono state 43. Tra queste la commissione – composta da rappresentanti di Coopfond, CFI, Genera Spa e coop Lama – ha selezionato i dieci vincitori che ora riceveranno per otto settimane affiancamento e supporto da parte di un team di mentor ed esperti costruito su misura, per un valore di 15mila euro per ogni cooperativa. Per le cooperative che ne avessero fatto domanda, questa seconda fase potrà contare anche sul finanziamento di Fon.Coop, in particolare dell’avviso n. 46 Rilancio del 14 luglio 2020, dedicato alla riconversione nel medio-lungo periodo, alla trasformazione e l’innovazione delle attività delle imprese aderenti.
Le dieci cooperative provengono da sei diverse regioni: 4 dall’Emilia-Romagna, 2 dalla Lombardia e 1 ciascuna da Veneto, Liguria, Puglia e Campania. I progetti presentati vanno dalla costruzione di una comunità per la produzione e il consumo di energia ad una piattaforma per la mobilità smart in città, dalla riconversione di un mulino alla costruzione di un villaggio per anziani con Alzheimer, dalla prevenzione dei disturbi mentali alla realizzazione di una cooperativa di comunità nel centro storico di Genova.
Tra otto settimane le cooperative selezionate avranno accesso alla fase 3. I loro progetti, dimostrata la reale sostenibilità, saranno sostenuti con co-investimento da parte del Fondo mutualistico di Legacoop fino al 70% e degli strumenti di sistema per l’avvio della sperimentazione. La fase 4 vedrà, infine, la presentazione dei risultati della sperimentazione e del piano di sviluppo a fondi di finanza di impatto e investitori istituzionali.
Ecco i progetti che hanno superato la prima selezione:
San Vitale
La cooperativa si occupa di inserimento lavorativo e integrazione di persone svantaggiate. Conta 274 soci, di cui 195 donne, e 450 dipendenti.
Ha acquisito un vecchio Mulino nelle campagne di Lugo (RA), inutilizzato da anni, per recuperarlo e adibirlo alla trasformazione di propri prodotti agricoli biologici, anche con l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. I vecchi macchinari in legno del mulino saranno ristrutturati per creare dei percorsi di visita guidata.
Accento
La cooperativa si occupa di gestione di nidi e scuole dell'infanzia e servizi per i minori. Conta 280 soci di cui 260 donne e ben 202 under 40 e dà lavoro a 575 persone.
In un immobile di proprietà della cooperativa vuole avviare servizi all’ospitalità e ristorazione, con l’inserimento di persone svantaggiate e lo sviluppo di nuove competenze e prospettive di sviluppo, per un turismo sostenibile di prossimità e la promozione delle risorse del territorio.
La casa davanti al sole
La cooperativa realizza progetti di comunità e si occupa di accoglienza residenziale e di housing. Conta 16 soci di cui 13 donne e 8 under 40, con 24 dipendenti.
Nel 2019 ha preso in gestione per 12 anni un appezzamento di 10 ettari (8 di bosco e 2 di terreno agricolo) all’interno dell’Area protetta “Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate” per sviluppare azioni di educazione ambientale. Ora vuole introdurre un’area di produzione agricola promuovendo la nascita del ramo B con assunzione di persone in situazione di fragilità e sviluppando nuove modalità di collaborazione con le scuole.
COPTIP
La cooperativa si occupa di Industrie grafiche e tipografia, conta 60 soci e 81 dipendenti.
L’emergenza COVID-19 ha comportato un violento cambiamento nell’utilizzo dei prodotti cartacei. È in corso analisi del mercato del packaging alimentare per valutare ipotesi di prodotti sostenibili, compostabili, con certificazioni ambientali. Anche nella gestione caratteristica l’obiettivo è incentivare l’utilizzo di carta certificata FSC proveniente da foreste rigenerate o carta rigenerata con carta da macero.
Spazi nuovi
La cooperativa sociale conta 37 soci di cui 25 donne e 150 dipendenti.
In ambito psichiatrico l’aumento dell’intervallo di tempo fra esordio dei sintomi e inizio del trattamento comporta un processo di guarigione più lento ed incompleto, maggiori compromissioni permanenti sui giovani ed il deterioramento delle relazioni famigliari e sociali. Il progetto vuole implementare interventi tempestivi ed efficaci, anche con la telepsichiatria, di promozione della salute mentale anche con incontri d’informazione e sensibilizzazione.
CO.TA.BO.
È una cooperativa di taxisti, conta 600 soci.
Il progetto prevede di realizzare una piattaforma digitale cooperativa che offra servizi di pianificazione della mobilità in ambito urbano in un’ottica di intermodalità e aggregazione smart di tutti i servizi di trasporto condiviso e pubblico disponibili sul territorio.
Nuovo Cilento
È un’impresa agricola con oleificio ed agriturismo. Conta 404 soci.
Obiettivo del progetto è il riposizionamento strategico di un’impresa agricola in area montana, lavorando su una nuova configurazione dei suoli, la realizzazione di strutture e l’acquisto di attrezzatture che consentiranno di assicurare processi di lavorazione compatibili con l’ambiente, rispettosi della salute e del benessere degli animali e della sicurezza dei lavoratori, favorendo l’integrazione tra l’attività agricola e quella turistica.
IL CE.STO
È una cooperativa sociale con 20 soci di cui la metà under 40 e 57 dipendenti.
Il progetto prevede la transizione del Ce.Sto verso un modello di cooperativa di comunità per il centro storico di Genova dove la cooperativa gestisce già i Giardini Luzzati, spazio pubblico che dal 2012 è stato rigenerato e può fungere da modello per il rilancio del quartiere coinvolgendo e formando chi vi abita.
Genera
Genera è un’impresa sociale responsabile che sviluppa interventi socio- educativi, socio-sanitari e abitativi. Conta 121 soci di cui 119 donne e 284 dipendenti.
Con il progetto vuole sviluppare un sistema di cura rivolto agli anziani con demenza, con luoghi di cura aperti e abitati non solo da persone anziane. Due mesi prima del lockdown aveva aperto il primo Villaggio Alzheimer di Milano, ora vuole avviare una seconda comunità a carattere abitativo per persone con demenza all’interno del borgo milanese di Chiaravalle.
WeForGreen Sharing
La cooperativa si occupa della creazione e gestione di comunità energetiche di produzione e consumo. I soci sono 638, non ha dipendenti.
Il progetto prevede la realizzazione di una comunità di autoconsumo collettivo di energia elettrica prodotta da un impianto di produzione condiviso di circa 200 KW/p con il coinvolgimento di almeno 50 nuovi soci su tutto il territorio italiano.
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