Volontariato

Convegno sul Parkinson a Velletri

Il 27 febbraio 2008, presso la Casa di Cura San Raffaele Velletri, dalle ore 14.30 alle ore 18.00, oraganzzato dall'AIP (associaizone italiana parkinsoniani)

di Redazione

Il 27 febbraio 2008, presso la Casa di Cura San Raffaele Velletri, dalle ore 14.30 alle ore 18.00 si terrà il convegno ?La riabilitazione motoria e respiratoria e la rieducazione funzionale nell?individuo con Malattia di Parkinson: dall?inquadramento clinico alle strategie terapeutiche?. Con l?occasione verrà ufficialmente annunciato il servizio di navetta gratuito attivato in seguito alla convenzione tra l?Associazione Italiana Parkinsoniani di Roma e la Casa di Cura San Raffaele di Velletri.
Il servizio prevede il trasporto gratuito, dal domicilio alla Casa di Cura e ritorno, degli associati dell?AIP, residenti nei comuni del comprensorio ASL RMH, che si rivolgeranno alla struttura per svolgere il ciclo di trattamenti di fisiokinesiterapia previsti dal SSN.

Al convegno interverranno: Prof. Amedeo Cicogna, Direttore Sanitario ASL RMH – Dott. Damiano Tassone, Direttore Sanitario San Raffaele Velletri – Prof. Fabrizio Stocchi, Neurologo – Prof. Franco Pasqua, Pneumologo – Dott. Valerio Stefano Tolli, Neurologo/Fisiatra ? Dott. Nicola Vanacore, Neurologo ? Alessandra Scuderini, Psicologa – Dott.ssa Domenica Le Pera, Neurologa. Chairman: Prof. Natale Santucci, Prof. Massimo Fini.

L’AIP

L?Associazione Italiana Parkinsoniani (ONLUS) da anni si impegna per fornire un?adeguata informazione sulla patologia, sulle novità nella ricerca, ponendosi, inoltre, come punto di riferimento per tutti i malati e familiari che desiderino ricevere informazioni e assistenza telefonica. L?AIP è la prima associazione nazionale in Italia: ha 24 sedi sul territorio nazionale e conta circa 25.000 utenti iscritti e in collaborazione con la Fondazione Grigioni per la malattia di Parkinson, raggiunge, attraverso le sue pubblicazioni, circa 50.000 famiglie. Da dieci anni è attivo l?ufficio di Roma.
Grazia Nardone, Responsabile AIP Ufficio di Roma: ?In dieci anni di vita associativa a stretto contatto con i malati ho capito quanto sia importante per loro la fisioterapia. Dico questo perché ho constatato che li aiuta ad evitare di assumere delle posture sbagliate e conseguentemente dei dolori diffusi, li aiuta a mantenere la tonicità dei muscoli e anche a socializzare con altri malati. Ecco perché, in qualità di responsabile dell?AIP di Roma, ho voluto creare delle sinergie con strutture convenzionate adeguate, preparate ad accogliere il malato di Parkinson. All?inizio è stato attivato il servizio di navetta con il San Raffaele Nomentano dopo un po? di diffidenza iniziale, gli associati hanno gradito il servizio per la comodità e l?efficienza e la richiesta è aumentata sia da parte dei malati che dei familiari. In seguito è stato aggiunto il collegamento anche con San Raffaele Portuense e Pisana. Mancava ancora il servizio nella zona dei Castelli che da oggi è ufficialmente attivo. Per questo ringrazio Tosinvest Sanità per la disponibilità dimostrata nei confronti degli associati dell?AIP.?

La malattia di Parkinson

Oggi la malattia colpisce circa il 3 per mille della popolazione generale e circa 1% di quella sopra i 65 anni. Si calcola che in Italia ci siano circa 400.000 malati di Parkinson.
La malattia è in costante aumento in tutto il mondo, solo in Europa si stima che il numero dei pazienti passerà da 1.255.000 a 1.482.000 nel 2012.
A differenza di quanto si crede comunemente, la malattia non è legata all’età avanzata, ma si assiste a un costante spostamento della malattia verso un ‘range’ d’età sempre più giovane. Nella metà dei casi insorge tra i 40 e i 58 anni, nel 25% dei casi fa la sua comparsa tra i 20 e i 40 anni e solo nel restante 25% i primi sintomi si manifestano dopo i 60 anni. Il motivo di questo aumento non è ancora chiaro, come d’altra parte non è ancora del tutto noto il perché la malattia si sviluppi. Pare però che alcuni fattori ambientali, fra cui diversi inquinanti anche naturali, ai quali oggi rispetto al passato si è più esposti durante la propria vita, possano giocare un ruolo importante.

Alla base della malattia c’è sempre la perdita di un gruppo di neuroni situati nella zona del cervello chiamata sostanza nera, che producono il neurotrasmettitore dopamina. Secondo i risultati degli ultimi studi, questa perdita sarebbe dovuta a un difettoso funzionamento a livello cerebrale del sistema che rimuove dal cervello le proteine consumate o difettose.
Ed è proprio l’accumulo di queste proteine che danneggia i neuroni produttori della dopamina. La conseguenza è una diminuzione graduale di dopamina che provoca i sintomi tipici della malattia di Parkinson: tremore alle mani, lentezza nei movimenti, rigidità agli arti, ed altri ancora che condizionano una disabilità ingravescente.
Per fortuna, a fronte di una malattia progressiva, negli ultimi anni la terapia farmacologica e il trattamento riabilitativo hanno modificato notevolmente in senso favorevole, il destino dei malati parkinsoniani e del loro entourage familiare. Da qui l?importanza di strategie terapeutiche ad hoc da concordare tra i diversi specialisti del settore a da attuare in strutture dedicate.


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