Non profit

CONVEGNI. Firenze: una giornata per la mediazione familiare

Il 6 aprile, durante un meeting internazionale, il Centro nazionale per il volontariato lancerà il nuovo progetto europeo "2 Minds"

di Redazione

Esperti da tutta Europa si danno appuntamento lunedì 6 aprile a Firenze per un convegno internazionale sulla mediazione familiare (Sala Brunelleschi, Istituto degli Innocenti, ore 9.30). Il meeting intenrazionale, promosso dal Centro nazionale per il volontariato in collaborazione con la Regione Toscana e l’Istituto degli Innocenti, coinvolgerà  mediatori, volontari e operatori istituzionali provenienti da dieci diversi paesi dell’Ue. La giornata, infatti, segna l’avvio di un nuovo progetto europeo comune, nell’ambito del programma daphne, “2 Minds”, di cui il Cnv è coordinatore. Progetto che mira a rafforzare e consolidare legami sempre più stretti con chi opera, in diversi contesti nazionali, per la promozione e la diffusione della mediazione familiare.

«Circa 10 anni fa, noi del Cnv», afferma la responsabile della progettazione europea, Rossana Caselli, «abbiamo incominciato a elaborare alcuni progetti, forse un po’ carichi di utopia, in difesa dei diritti dei minori». Il mondo del volontariato si è sempre interessato di bambini e adolescenti, «ma noi volevamo farlo rafforzando un messaggio di pace e mediazione che potesse essere importante per tutti, grandi e piccoli, a partire dalla dimensione familiare. Volevamo cioè condividere con molte altre associazioni e istituzioni la voglia di affrontare i conflitti, non solo come eventi distruttivi, ma anche come occasioni di crescita e di trasformazione delle relazioni, aiutando innanzitutto i genitori in separazione a ritrovare fiducia, speranza e capacità di comprensione e riconoscimento reciproco».
Parola d’ordine: diffondere la cultura della mediazione, una nuova modalità di intendere la convivenza civile e la stessa cittadinanza europea, di cui il mondo del volontariato si è fatto spesso portavoce; da qui sono nati una serie di progetti, quattro per la precisione, che hanno trovato nel programma daphne una sorta di incubatore di idee e buone prassi di mediazione, con momenti di studio e formazione, di sperimentazione e di collegamenti. «Questi progetti hanno costituito una rete tra le associazioni», prosegue Caselli, «che ha portato a un inedito progetto, rispetto al quale la giornata del 6 aprile segna un nuovo percorso. L’intento comune è rendere l’utopia della mediazione qualcosa in cui vale la pena di sperare e per cui lavorare».

Fra i momenti più significativi della giornata, una tavola rotonda su «Mediazione familiare (e dintorni) in Europa», introdotta e moderata da Rossana Caselli (Cnv), coordinatrice progetto “2 Minds”. Parteciperanno fra gli altri Hélène Van Den Steen (Forum europeo di mediazione familiare, Belgio), Franca Gamberoni (Associazione laica famiglie in difficoltà, Alfid), Valeria Gherardini (Istituto degli Innocenti) e Rita Cutini (vicepresidente Cnv, della Comunità di Sant’Egidio). Alle 12, invece, sono previsti due interventi su «La mediazione familiare in Toscana: specificità e linee di tendenza», con Enzo Catarsi e Nazarena Simonetti, introdotti e coordinati da Giovanni Lattarulo (Regione Toscana). Alle 14 saranno presentati i progetti daphne, raccontati dai protagonisti rovenienti da Grecia, Lituania, Spagna, Germania, Lettonia, Slovenia, Bulgaria, Slovacchia, Romania, Belgio. Seguiranno i lavori di gruppo, e la giornata si concluderà alle 16.30 con il resoconto dei workgroup e le conclusioni di Rossana Caselli.
Programma e scheda di iscrizione sono disponibili sul sito www.centrovolontariato.it

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.