Non profit

Contro una delibera non c’è solo il Tar

Ogni amministrazione deve adeguatamente motivare ogni proprio provvedimento.

di Massimo Persotti

Una delibera della Regione Campania istituisce l?Albo dei donatori di sangue cui devono afferire tutte le associazioni che abbiano un numero di donatori attivi non inferiore a 800. La nostra, regolarmente iscritta al Registro regionale del volontariato, ne ha attualmente circa 500. Ciò comporta il mancato riconoscimento e la rinuncia da parte della Regione ad avvalersi del nostro apporto. Come possiamo opporci alla delibera?

Aldo A. (email)

Ogni amministrazione deve dare adeguata motivazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche alla base di ogni provvedimento. È un principio stabilito dalla legge 241/90. Nel caso della delibera regionale, il tetto degli 800 donatori attivi quale elemento indispensabile per il riconoscimento dell?associazione può risultare discriminatorio nei confronti delle realtà medio-piccole, pur restando per queste la possibilità di confederarsi. L?assenza di una chiara spiegazione di tale determinazione potrebbe configurare un profilo di illegittimità dell?atto. In questi casi, si può ricorrere al Tar (entro 60 giorni dalla data di notifica, quindi i termini sono già scaduti) oppure al Capo dello Stato con ricorso straordinario (entro 120 giorni). Consigliamo comunque di rivolgersi al difensore civico regionale che per la Campania è l?avvocato Giuseppe Fortunato (tel. 081.7783840). Il difensore civico ha la possibilità di aprire un contraddittorio con la Regione per comprendere le motivazioni dell?atto e la loro logicità.

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