Famiglia
Contro le baby gang arriva il bando “Cambio rotta”
Di fronte al crescente numero di episodi il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile Con i Bambini, lancia il sesto bando, rivolto a minori tra i 10 e i 17 anni per disegnare percorsi di contrasto al fenomeno della devianza minorile, attivando tutta la “Comunità educante”. A disposizione 15 milioni di euro. La call scade l’8 aprile 2020
di Redazione
In Italia si registra una crescita costante del numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani in spazi pubblici. Tra i vari fattori di rischio, che hanno portato a un aumento dei reati commessi in gruppo, fenomeno dai media definito delle “baby gang”, si sottolineano l’assenza della famiglia o di adulti di riferimento, l’esposizione continua a modelli violenti o l’essere stato vittima a propria volta di violenza, nonché la necessità di vedere riconosciuta la propria identità all’interno di un gruppo. Un fenomeno trasversale ai contesti e alle estrazioni sociali: interessa giovani che appartengono ai ceti sociali più bassi o a famiglie disagiate, ma anche i cosiddetti ragazzi “di buona famiglia” apparentemente meno problematici, che possono diventare antisociali e violenti soprattutto per mancanza di valori positivi e di validi modelli sociali forniti dagli adulti.
Guarda proprio a questo fenomeno il bando “Cambio rotta. Percorsi di contrasto alla devianza minorile”, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che si propone di sostenere interventi socio-educativi rivolti a minori tra i 10 e 17 anni di età segnalati dall’Autorità giudiziaria minorile e già in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni (Ussm) o ai servizi sociali territoriali, in particolare per reati di gruppo, oppure in uscita da procedimenti penali o amministrativi.
Saranno promosse iniziative mirate a contrastare il fenomeno della devianza minorile attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative e integrate che combinino efficacemente percorsi individualizzati e il lavoro centrato sulla relazione come risorsa, valorizzando le capacità personali e lo scambio di esperienze tra pari. Per contrastare efficacemente il fenomeno, sarà necessario prevedere un percorso comune che metta in rete gli Enti del Terzo Settore, gli organismi della giustizia minorile e i servizi sociali territoriali, le famiglie, la scuola e gli enti di formazione. Dovrà essere coinvolta tutta la “comunità educante”, compresi i gruppi di coetanei, con azioni nei luoghi di ritrovo dei ragazzi nei quartieri considerati particolarmente a rischio.
Il bando, che mette a disposizione complessivamente 15 milioni di euro, scade l’8 aprile 2020.
I progetti devono essere presentati esclusivamente online, tramite la piattaforma Chàiros su www.conibambini.org, e potranno avere una dimensione regionale o interregionale. In quest’ultimo caso, l’intervento potrà essere localizzato in più di una regione ma all’interno di una sola area geografica (Nord, Centro, Sud e Isole). I progetti, come i precedenti selezionati da Con i Bambini, prevedono l’introduzione della valutazione di impatto, ovvero una valutazione complessiva dell’efficacia delle azioni realizzate.
In apertura foto di Ortrun Lenz from Pixabay
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