Volontariato
Contro il Pat, le firme dei cittadini
Il movimento contrario al nuovo Piano territoriale all'esame al Comune di Venezia, sta studiando altre forme di protesta e di coinvolgimento dell'opinione pubblica
A giorni sarà pubblicata la proposta di Pat così come è uscita dal consiglio comunale del 30 gennaio. Da quel momento i cittadini hanno a disposizione 60 giorni per presentare le loro osservazioni e proposte.
ASSOCIAZIONI AL LAVORO. «Noi con le nostre 46 associazioni presenteremo osservazioni, che non sono altro che gli emendamenti che sono stati bocciati. Stiamo valutando se fare raccolte firme per questioni specifiche come la sub-lagunare e Tessera city», annuncia l’ambientalista Michele Boato.
TEMPI. «L’amministrazione deve rispondere ai cittadini e le osservazioni fatte proprie dalla Giunta sono inserite nella nuova proposta di Pat che è definitiva e verrà portata in un futuro consiglio comunale per la votazione. Tutta questa procedura, prevediamo avvenga nel giro di qualche mese. La Giunta ha fretta», spiega Boato.
PARTECIPAZIONE. La vicenda di Tessera city sta suscitano una grande partecipazione. «A quanto mi è dato sapere è la prima volta che contro un piano urbanistico ci sia stato un digiuno di oltre 20 giorni e che ci siano un coinvolgimento dei cittadini. All’ultima manifestazione di piazza hanno partecipato oltre mille persone. E l’altra sera al consiglio comunale il pubblico era numeroso e interessato».
STUDIOSI. C’è un bacino culturale che si sta mobilitando contro il tessera city. «Ci sono decine di docenti universitari. In particolare sono le facoltà di architettura e di agraria dell’università di Venezia che stanno facendo consulenze e studi per le associazioni. Fra quelli che ci stanno aiutando cito gli architetti Maria Rosa Vittadini e Carlo Giacomini, Stefano Boato e il legale Davide Scano».
PUNTATE PRECEDENTI:
http://www.vita.it/news/view/117803
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