Famiglia

Contro gli slogan scorciatoie

Tre domande a Lorenzo Monguzzi: Rischiare l’onestà, a costo di venire spiazzati. Cavalcare lo spirito di contestazione è facile per un artista. Ma a che serve, se non ha capito nulla di sé?...

di Chiara Cantoni

Che il connubio artistico tra Marco Paolini e i Mercanti di Liquore avesse ancora da dire era auspicabile ma non scontato. Allo Strehler di Milano, fino al 18 marzo, Miserabili. Io e Margaret Thatcher conferma la fecondità dell?incontro.

Di che si tratta?
La domanda cui cerchiamo di rispondere è: «Cosa ci sta succedendo?». L?impressione è che dagli anni 80 in poi la storia italiana abbia cominciato a farsi confusa, nebulosa. Miserabili è il tentativo, più poetico che scientifico, di recuperare una memoria individuale e collettiva.

Tentativo riuscito?
Credo di sì, nella misura in cui si fa appello a un?identità culturale affatto ideologica. Il modo più sicuro, e inutile, di argomentare la realtà è procedere per slogan, somministrare ricette che sono rassicuranti scorciatoie per evitare di implicarsi con la vita.

E il meno sicuro?
Rischiare l?onestà, a costo di venire spiazzati. Cavalcare lo spirito di contestazione è facile per un artista. Ma a che serve, se non ha capito nulla di sé?

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