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Contribuenti, lo statuto in naftalina

Camera: per lo Statuto del contribuente si dovrà attendere che l'aula di Montecitorio termini l'esame della Finanziaria.

di Redazione

Camera: per lo Statuto del contribuente si dovrà attendere che l?aula di Montecitorio termini l?esame della Finanziaria. Il testo, approvato dal Senato nell?aprile dello scorso anno ed elaborato con modificazioni dalla Commissione era atteso nella scorsa settimana al voto della Camera. Ma il disegno di legge n. 4818 ha dovuto cedere il passo al bilancio, e molto probabilmente non ritornerà in aula prima della fine dell?anno.
Uno Statuto per cambiare i rapporti tra il contribuente e l?amministrazione, dove vengono formalizzati i diritti dei cittadini nei confronti del fisco è argomento al centro dell?interesse politico da un decennio. Vi è anche da dire che l?Italia non ha mai avuto uno statuto dei diritti del contribuente. Una ?Carta dei diritti del contribuente? era stata elaborata già nel 1990 da una commissione costituita dall?allora ministro Formica. Negli anni ogni tentativo in questa direzione non è mai arrivato alla stretta finale. Questa volta il testo ha avuto il primo ok dal Senato e, nel suo passaggio alla Camera, è stato profondamente modificato dalla Commissione Finanze. Tra i punti principali dello Statuto che è rimasto al palo vi è il diritto di interpello del contribuente e l?istituzione della figura del Garante. Viene anche sottolineato il fatto che all?interno dello statuto vengono indicate alcune regole generali.

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