Welfare

Contratto cooperazione sociale: Legacoop Friuli attacca l’Unci

Il presidente, Gian Luigi Bettoli, accusa l'Unione Nazionale delle Cooperative Italiane di aver "firmato un contratto più basso di quello scaduto da due anni"

di Redazione

“Le ultime norme in materia di applicazione dei Contratti Collettivi prevedono un unico Contratto valido per ogni categoria di lavoratori”. Lo afferma il presidente di Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia, Gian Luigi Bettoli, che accusa l’Unione nazionale cooperative italiane di aver “firmato un Contratto più basso di quello scaduto ormai da oltre due anni”, fatto che porrebbe la stessa Unci “al di fuori del sistema giuslavoristico nazionale”.

Il duro intervento di Bettoli segue “la presa di posizione dell’Unci – associazione cooperativa minore – sullo sciopero del 4 aprile scorso”, presa di posizione che secondo il presidente di Legacoopsociali Fvg “ha dello scandaloso e del provocatorio. Come si azzardano questi signori -accusa Bettoli- a permettersi di giudicare le Cooperative, e le socie ed i soci lavoratrici/ori, delle tre associazioni firmatarie del CCNL della Cooperazione Sociale? L’Unci, sia detto per inciso – e basta ed avanza – ha firmato un Contratto “collettivo” fatto su misura, stipulato con un sindacato autonomo. Un CCNL “sui generis” che è di gran lunga più basso di quello, da rinnovarsi da più di due anni, della Cooperazione Sociale. Quello vero. Ora, gli esponenti dell’Unci dovrebbero preoccuparsi – invece di fare comunicati irrisori nei confronti dei veri cooperatori sociali – del fatto che le ultime norme in materia di applicazione dei Contratti Collettivi prevedono che uno, ed uno solo, sia valido per ogni categoria di lavoratori!”. Ciò, stando almeno a Bettoli, “pone l’Unci, il sindacato “giallo” suo partner e chiunque usi questi sistemi, al di fuori del sistema giuslavoristico nazionale. Come dire: da che pulpito”.

Nei giorni scorsi l’Unione nazionale cooperative italiane aveva evidenziato in una nota le ?contraddizioni insite nello sciopero delle Cooperative sociali” del 4 aprile scorso, sciopero peraltro criticato anche aspramente dallo stesso Bettoli che aveva accusato senza mezzi termini “le organizzazioni sindacali per la rottura delle trattative”. L’Unci aveva definito lo sciopero come “qualcosa di molto grave e paradossale per il mondo cooperativo”. Un’astensione dal lavoro “organizzata dai sindacati confederali contro le centrali cooperative Legacoop, Confcooperative e Agci, accusate di ‘farsi concorrenza selvaggia, con offerte al massimo ribasso nelle gare d’appalto”. L’Unci aveva “assistito allo sciopero di coimprenditori. Di imprenditori che scioperano contro la loro cooperativa: che scioperano contro loro stessi”.

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