In un nuovo capitolo del lungo braccio di ferro politico-strategico tra i due colossi d’Asia, il ministro degli esteri giapponese Taro Aso ha definito oggi ”una considerevole minaccia” le crescenti spese militari della Cina. ”Abbiamo vicino un paese con oltre un miliardo di abitanti, con armi nucleari, e con continui aumenti delle sue spesi militari da 12 anni. In piu’ senza alcuna trasparenza nei suoi programmi di riarmo. Questo paese sta diventando una considerevole minaccia per il Giappone”, ha detto oggi in una conferenza stampa Aso, noto per le sue posizioni intransigenti, da falco, in politica estera.
E’ la prima volta che un capo della diplomazia nipponica usa termini simili riguardo alla Cina. I due colossi asiatici sono protaginisti dallo scorso febbraio di un sempre piu’ astioso braccio di ferro, provocato secondo Pechino dalle continue visite del primo ministro giapponese Junichiro Koizumi al tempio shintoista Yasukuni di Tokyo. considerato dalla Cina simbolo del militarismo nipponico prebellico.
Aso, diventato ministro degli esteri lo scorso primo novembre, ha sempre difeso le visite di Koizumi al tempio, che venera gli spiriti di 2,5 milioni di caduti in battaglia tra cui 14 criminali di guerra condannati dopo la seconda guerra mondiale per le atrocita’ commesse, e qualche settimana fa aveva sollevato critiche sia a Pechino sia a Seul affermando che ”la Cina e la Corea del Sud sono gli unici due paesi al mondo che criticano il Giappone per una questione puramente interna. E’ inaccettabile”.
La Cina, dove la scorsa primavera si sono avute violente dimostrazioni antinipponiche, ha sospeso tutti i contatti a livello di vertici politici tra i due paesi.
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