Welfare

Contaminati e mazziati

Beffa in Finanziaria per i lavoratori esposti all’amianto.

di Francesco Agresti

Una beffa ai danni dei lavoratori per salvare il bilancio dell?Inps. L?articolo 47 del maxi decreto collegato alla Finanziaria ha introdotto limiti alla concessione dei benefici ai lavoratori esposti all?amianto previsti dalla legge 257/92. Secondo la Fiom resterebbero esclusi 60mila lavoratori. Il provvedimento, intitolato ?Benefici previdenziali ai lavoratori esposti all?amianto? (sic), più che concedere nega, riducendo il coefficiente di rivalutazione da 1,5 a 1,25 e imponendo di utilizzarlo solo per rivalutare i contributi previdenziali dopo l?età pensionabile. Si introduce inoltre un più stretto parametro per la concessione dei benefici: i lavoratori, oltre a dover dimostrare di essere stati esposti per più di 10 anni all?amianto, dovranno provare che sul luogo di lavoro vi fosse una concentrazione annua di particelle non inferiore a 100 fibre/litro. Non basta: l?esecutivo concede il limite di 180 giorni, dall?entrata in vigore del decreto interministeriale, per presentare all?Inail la domanda per il riconoscimento dei benefici. Dopo le proteste dei sindacati, Maroni ha assicurato un emendamento per garantire la salvaguardia dei diritti dei lavoratori che hanno presentato la domanda di prepensionamento entro il primo ottobre.

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