Formazione
Consumi difesi anche in Internet
Modifiche per il commercio elettronico che mirano a stabile un quadro giuridico coerente nel segno del mercato unico
di Redazione
La Commissione europea ha presentato, il 1° settembre ?99 una proposta modificata della direttiva comunitaria che mira a stabilire un quadro giuridico coerente per il commercio via Internet. Alla direttiva sono state apportate una serie di modifiche che riguardano sia la definizione dei servizi delle società dell?informazione sia del termine stesso di consumatore, si precisa meglio, infatti, il legame tra la proposizione precedente della Commissione e le direttive in vigore relative alla protezione dei consumatori e alla protezione dei dati personali, il trattamento delle comunicazioni commerciali non richieste attraverso la posta elettronica e i criteri di determinazione del momento di conclusione dei contratti proposti via cavo. Nel proporre le modifiche la Commissione ha tenuto conto inoltre, del fatto che i principi di libertà d?impresa e di libera circolazione dei servizi del mercato unico si applicano anche ai servizi forniti dalle società informatiche. Questa quadro normativo permetterà agli operatori accreditati in uno Stato membro dell?Ue di fornire dei servizi in tutta l?Unione. Le modifiche apportate rispondono alle sollecitazioni del Parlamento al quale la proposta modificata di direttive verrà presentata come anche al Consiglio dei ministri Ue in vista della sua adozione.
Società civile: ecco la Convention
Il Comitato economico sociale europeo ha organizzato per il 15 e 16 ottobre a Bruxelles la prima Convention della società civile europea sul tema: ?Il ruolo e il contributo della società civile organizzata nella costruzione europea?, i cui lavori saranno introdotti da Jacques Delors. Si tratta del primo incontro tra questo genere di soggetti esistenti a livello europeo. Obiettivo di questa iniziativa è di precisare il ruolo e il contributo che la società, con tutte le sue diversità, può avere nella costruzione europea e di riflettere sui mezzi per favorire la maggior partecipazione dei rappresentanti di queste realtà intermedie nel progetto europeo. La Convention raggiungerà il suo scopo nella misura in cui riunirà i rappresentanti delle diverse categorie economiche e sociali organizzate a livello europeo: dai rappresentanti dei lavoratori, delle piccole e medie imprese e delle liberi professionisti, dei consumatori, delle associazioni familiari e delle ong a vocazione sociale, delle minoranze e della associazioni di solidarietà. Per informazioni si può contattare Jean-Pierre Faure, e-mail Jean-Pierre.Faure@ces.be
in una direttiva il “miele senza api”
Dall?Europa arriverà il ?miele truffa?? Lo temono Legambiente, Coldiretti e Unione degli Apicoltori. Produttori e ambientalisti lamentano il fatto che la direttiva equipara il miele a un qualsiasi prodotto industriale e non permette al consumatore di conoscere l?origine geografica del prodotto, inoltre, sempre secondo le associazioni, non vengono definiti standard qualitativi rigorosi contro le adulterazioni. Va anche aggiunto che la direttiva comunitaria, inoltre, non consente agli stati di adottare norme a tutela del miele di qualità. Non va dimenticato che l?Italia produce ben 23 mieli monofloreali tipici e famosi millefiori che tuttavia non possono avvalersi dei marchi di qualità e di origine Dop e Igp. Coltivatori e ambientalisti chiedono al governo italiano di non sottoscrivere questo genere di direttiva, ma di battersi al contrario per ottenere una radicale ridefinizione a partire dal riconoscimen to del miele quale prodotto agricolo e sull?affidamento della competenza alla Direzione generale Agricoltura, mentre oggi la pratica è affidata alla direzione Industria. Alla Commissione europea si chiede di sbloccare la proceduta per la concessione dell?Attestazione di Specificità alimentare per il miele vergine integrale ferma dal settembre 1996. Bruxelles avrebbe dovuto rispondere entro sei mesi, ma tutto tace.
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