Formazione

Consumi: Coldiretti, boom del latte d’asina

Si stima che a livello nazionale la produzione raggiunga circa i duemila litri al giorno per un quantitativo di 700mila litri l'anno

di Gabriella Meroni

L’aumento delle allergie nei bambini e la vanita’ femminile hanno portato alla riscoperta delle proprieta’ del latte d’asina in medicina ed in cosmetica con l’effetto di far salire a quota 5mila gli esemplari del simpatico equino ”salvati” dal rischio di estinzione dopo l’allarme lanciato dalla Fao. E’ quanto e’ emerso nel corso dell’incontro promosso dalla Coldiretti e dal Consorzio Allevasini con il Patrocinio del Senato della Repubblica e del Ministero della Salute che ha fatto tornare, dopo secoli, gli asini con i loro cuccioli nel centro della Roma antica, a palazzo Rospigliosi, insieme al latte e ai suoi derivati a fini curativi, alimentari, ma anche cosmetici per i quali si registra una domanda crescente. Si stima che a livello nazionale la produzione raggiunga circa i duemila litri al giorno per un quantitativo di 700mila litri l’anno per effetto di una resa media giornaliera di 3-4 litri per animale, appena il dieci per cento del latte di mucca. E’ questa la ragione – conclude la Coldiretti – del prezzo che puo’ raggiungere al dettaglio i 15 euro al litro, il doppio dell’ingrosso, per un latte gradevole al palato, leggermente dolce, ricco di calcio e lisozima (potente antibatterico e antivirale) e con bassissimo contenuto in grassi. In Italia – sottolinea la Coldiretti – nascono ogni anno circa 15.000 bambini con allergie gastrointestinali dovute a intolleranza al normale latte di mucca e, per quelli che non possono essere allattati al seno, il latte d’asina che ha caratteristiche simili a quello materno rappresenta una valida alternativa per non far mancare un nutrimento essenziale alla crescita. Il latte d’asina e’ ”un vero e proprio farma-food” che risolve i problemi delle intolleranze al latte vaccino nell’eta’ neonatale, ma l’elevato contenuto in calcio lo rende estremamente utile tanto per gli anziani affetti da osteoporosi che per le donne in menopausa.


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