Welfare

Consumatori: se il treno ritarda, Trenitalia risarcisce

Lo rende noto il Codacons: uno suo assistito non vedente ha ottenuto un rimborso di 500 euro per un ritardo di 4 ore del Rimini-Bologna

di Redazione

Il giudice di pace di Bologna ha condannato Trenitalia a 500 euro di risarcimento danni per i disagi legati alle traversie subite dai viaggiatori del treno Rimini-Bologna del 30 giugno 2002, che giunse a destinazione con quasi quattro ore di ritardo. I contenuti della sentenza sono stati resi noti dal Codacons, coordinamento di associazioni per la tutela dell’ambiente e dei diritti di utenti e consumatori, che invito’ i viaggiatori del treno ad agire in giudizio per ottenere un risarcimento danni. E ora il Codacons ha fatto ottenere a un proprio iscritto non vedente il risarcimento danni di 500 euro. ”L’importanza della pronuncia e’ che non e’ basata su un giudizio di equita’ – ha spiegato il Codacons – ma in base al diritto e sancisce un importante precedente che crea una breccia nell’ampia tutela accordata a Trenitalia Spa dalla normativa vigente in tema di risarcimento danni per ritardi o disservizi legati anche a fronte di eventi definiti da Trenitalia eccezionali e imprevedibili”. Il giudice di pace spiega che davanti ad un disservizio come quello in cui e’ incappato il non vedente, il personale del treno ha l’obbligo di verificare vagone per vagone se sul treno sono presenti persone identificabili come soggetti piu’ deboli quali non vedenti, donne incinte, bambini o persone anziane che non sono in grado da sole a sopperire con le proprie forze o capacita’ alla situazione che si e’ creata, facendo evitare loro i disagi ad essa legati. Nel caso specifico, inoltre, per il non funzionamento dell’interfono il personale di servizio sul treno doveva verificare se tutti i viaggiatori erano stati informati di quello che stava accadendo.


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