Volontariato
Consolati e ambasciate d’Italia sull’orlo del precipizio
Grido d'allarme dei sindacati del Ministero degli esteri: i tagli della finanziaria 2006 mettono a rischio le attività di consolati e ambasciate italiani
di Redazione
I tagli previsti dalla finanziaria 2006 mettono a repentaglio l’attivita’ di consolati e ambasciate italiane. L’allarme e’ dei coordinamenti nazionali di Cgil, Cisl e Uil del ministero degli Esteri, secondo i quali le attivita’ della Farnesina rischiano “il blocco totale”. “Gli stanziamenti per il funzionamento dell’Amministrazione centrale e della rete diplomatico-consolare sono stati ridotti mediamente del 50 per cento” denunciano i sindacati in una nota, “in mancanza di interventi correttivi e’ facile prevedere una paralisi di molte sedi all’estero gia’ a meta’ anno”.
Secondo i sindacati confederali, “e’ mortificante continuare a tenere aperte sedi in cui il personale, Ambasciatore compreso, ha gravi difficolta’ ad assolvere le funzioni istituzionali” a causa dell’impossibilita’ di “far fronte alle spese correnti: elettricita’, telefono, riscaldamento, collegamenti informatici e pulizia dei locali”. A rischio, stando al documento, anche “la manutenzione ordinaria degli immobili demaniali all’estero che, in alcuni casi, necessitano di indispensabili ed urgenti lavori di ristrutturazione”. Secondo i dati forniti dalle tre sigle, il fondo per le misure di sicurezza delle sedi all’estero e’ sceso da 10 a 5,9 milioni di euro, con una contrazione del 40 per cento in un momento in cui, in riferimento alle misure di sicurezza a protezione del personale e delle sedi, “e’ irragionevole e pensare che siano diminuite le ragioni di ostilita’ al nostro Paese”. Drasticamente tagliato, denunciano Cgil, Cisl e Uil, anche il capitolo di spesa per le missioni all’estero, abbattuto del 60 per cento.
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