Non profit
Coni, 5 per mille express
Privilegi. Le associazioni sportive sono iscritte dufficio. Senza patemi danimo
Entro il 26 marzo il registro delle associazioni sportive dilettantistiche sarà trasmesso alle Entrate, permettendo a 55mila enti di ricevere il contributo.Una “corsia preferenziale” che fa ddiscutere
Un click, e via. Così il Coni si prepara a trasmettere l?elenco delle associazioni sportive dilettantistiche all?Agenzia delle Entrate perché siano inserite nell?elenco speciale a loro dedicato (con il rischio che siano in compagnia di società ben diverse, come vedremo).
Una procedura dettata dalle istruzioni tecniche dell?Agenzia stessa, una novità del 2008: le associazioni sportive sono infatti entrate nel novero dei beneficiari da quest?anno, e con una corsia preferenziale: niente raccomandata del legale rappresentante, niente fotocopie, niente firme autenticate, basta ?esserci?. Rientrare nell?elenco del Coni costituisce di per sé un lasciapassare per il contributo. «Si tratta di una incomprensibile disparità di trattamento», commenta il nostro esperto, Carlo Mazzini. «Da un lato infatti si chiede alle onlus e alle aps, cioè le associazioni di promozione sociale, di autocertificare il proprio stato solo perché le Entrate non hanno trovato il modo di acquisire gli elenchi in cui sono iscritte, e dall?altro si concede alle associazioni sportive il privilegio di essere validate d?ufficio». Senza contare, aggiunge Mazzini, un altro paradosso: «Se un?associazione sportiva dilettantistica fosse anche aps – e ce ne sono tante – potrebbe optare per la ?corsia Coni?, risparmiandosi un sacco di seccature e, soprattutto, annullando il rischio di vedersi rigettare la domanda».
Dalle parti del Coni, tutto tranquillo. Sì, è vero che non è ancora stato pubblicato il dpcm sul 5 per mille, quindi di obblighi legislativi non ce ne sono; è vero che le istruzioni tecniche dell?Agenzia delle Entrate non pongono termini temporali per l?invio del registro, ma è anche vero che siamo in Italia, e quindi… «Ci hanno fatto sapere in via informale che dobbiamo trasmettere il registro entro il 26 marzo, e così faremo», assicura il dottor Maurizio Romano, capo della direzione Territorio e promozione dello sport del Coni. «Tanto si tratta di inviare un file, è un attimo. L?unico dubbio riguarda le società sportive: anche loro sono inserite di diritto nel registro, ma non siamo sicuri che abbiano diritto al 5 per mille, visto che i loro statuti sono diversi. Cercheremo di chiarire questo dubbio avvalendoci dei nostri consulenti».
Un dubbio che assomiglia pericolosamente a una certezza, come conferma Mazzini: «Sia il decreto Milleproroghe, sia i modelli di dichiarazione pubblicati dalle Entrate parlano solo di associazioni sportive dilettantistiche e non di società sportive. Quindi sembra proprio che il Coni dovrà trasmettere solo i nominativi delle organizzazioni costituite in forma di associazione». Per capire se questo accadrà oppure no, non resta che attendere dopo il 26 marzo. E mentre continua con successo la campagna di Vita per gli esclusi (tutte le info su: www.vita.it/5permille), entro il 26 il ministero dell?Università si è impegnato a inviare alle Entrate l?elenco degli enti della ricerca scientifica, e per far ciò ha pubblicato sul sito dettagliate istruzioni. Manca il ministero della Salute, che doveva fare lo stesso per gli enti della ricerca sanitaria. Ma al 18 marzo (a otto giorni dalla scadenza) sul sito non era comparso nulla. Interpellato da Vita, il ministero non ha saputo dare risposte. Ma siamo in Italia, e una soluzione si troverà. Forse.ntributo. Una ?corsia preferenziale? che fa discutere
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