Famiglia

Congo: un vescovo racconta i massacri

''Stiamo vivendo momenti drammatici'': lo ha detto Melchisedech Sikuli Paluku, vescovo di Butembo-Beni, nel nord-est del Congo, parlando all'agenzia Fides

di Redazione

”Stiamo vivendo momenti drammatici”: lo ha detto Melchisedech Sikuli Paluku, vescovo di Butembo-Beni, nel nord-est del Congo, parlando all’agenzia Fides. ”Mentre ci si preparava al Natale, le forze di Roger Lumbala, appoggiate da quelle del Movimento di Liberazione del Congo (Mlc) di Jean-Pierre Bemba e dall’esercito rwandese, hanno attaccato le truppe di Mbusa Nyamwisi, capo guerrigliero che aveva firmato gli accordi di pace di Pretoria. Lumbala cerca in questo modo di conquistare piu’ terreno possibile, in modo di presentarsi alle trattative di pace da una posizione di forza. Chi paga le spese e’ la povera gente – ha precisato il vescovo -. Stanno arrivando nella nostra diocesi i primi profughi che fuggono dai combattimenti. I loro racconti sono impressionanti: massacri, saccheggi e mutilazioni”. Agghiaccianti le testimonianze raccolte da monsignor Melchisedec Paluku Sikuli, vescovo di ‘Butembo-Beni’ (est della Repubblica democratica del Congo), raggiunto telefonicamente dalla MISNA questa notte. “Ho parlato con alcune persone le quali mi hanno riferito di inaudite atrocità commesse dagli uomini del Movimento di liberazione del Congo (Mlc) di Jean Pierre Bemba che, nella loro avanzata verso i centri di Beni e Butembo, terrorizzano la popolazione”. Il presule ha riferito alla MISNA di testimonianze a lui pervenute da alcuni sfollati che parlano di prigionieri “costretti a mangiare parti del loro corpo (orecchi, occhi, lingua… ) prima d’essere freddati con ferocia”. “Se queste informazioni saranno confermate – ha commentato il presule – significa che il giorno di Natale dovremo piangere queste vittime e che la pace e la riconciliazioni sono ancora lontane”. Intanto fonti della MISNA riferiscono che gli uomini di Bemba sono a circa 65 chilometri da Beni, capoluogo della tormentata regione dell’Ituri, e che intendono contrastare i reparti della Coalizione democratica congolese-Movimento di liberazione (Rcd-Ml) di Mbusa Nyamwisi. Come denunciato da fonti della società civile, l’intenzione di Bemba è quella di cacciare Nyamwisi dall’Ituri e formare un vasto territorio ricco di oro, diamanti, coltan e legname da cogestire insieme al suo alleato Roger Lumbala, che guida i miliziani della Rcd-National. Intanto la situazione bellica ha determinato un nuovo catastrofico esodo di decine di migliaia di persone nell’Ituri. Nonostante l’accordo siglato nei giorni scorsi a Pretoria (Sudafrica), tra il governo di Kinshasa e i gruppi ribelli, si continua a morire nell’ex Zaire.


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