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Congo: summit africano chiede più caschi blu

L'appello e' stato lanciato oggi a Kampala dai capi di stato e di governo dell'Est e del Sud dell'Africa.

di Paul Ricard

Un appello all’Onu perche’ invii piu’ caschi blu in Congo per ”fermare la violenza e il deterioramento del processo di pace nell’Est della Repubblica democratica del Congo, che sta causando anche un gran numero di vittime civili innocenti”, e’ stato lanciato oggi a Kampala dai capi di stato e di governo dell’Est e del Sud dell’Africa. L’appello e’ contenuto nel documento finale del summit, del Comesa (mercato comune est e sudafricano, da tempo pero’ anche entitata’ politica, e di peso), conclusosi oggi a Kampala, capitale dell’Uganda. In Congo ci sono gia’ 10.800 caschi blu, che appaiono pero’ – in particolare nell’Est – assolutamente impotenti dinanzi alla ripresa dei combattimenti: almeno un centinaio di morti e violenze terribili nell’ultima decina di giorni. Mentre in un agguato sono stati uccisi domenica due caschi blu’ sudafricani, ed altre nove sono rimasti feriti. Una situazione che preoccupa molto l’Onu: ieri il consiglio di sicurezza ha condannato le violenze (in particolare la presa da parte di forze ribelli della citta’ di Bakuru, nel sud est, adesso di fatto abbandonata e di nuovo sotto il controllo governativo) che considera una gravissima minaccia al processo di pace. La guerra in Congo e’ durata dal 1998 al 2002, e ha causato almeno tre milioni di morti. Esiste un governo di unita’ nazionale da circa un anno, ma in questo momento appare alquanto scricchiolare. Anche l’Ue sta valutando la possibilita’ di mandare un nuovo contingente militare nell’Est del Congo, come gia’ fece un anno fa con la missione Artemis.

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