Mondo

Congo: rapiti due osservatori Onu

Aumenta la preoccupazione per la situazione nel Paese

di Gabriella Meroni

Due osservatori militari della Monuc, la missione Onu nella Repubblica democratica del Congo, sono stati rapiti ieri sera a Beni, una citta’ nel turbolento nord-est del paese, 200 km a sud di Bunia. Lo ha riferito un portavoce della missione nella capitale Kinshasa. I due, le cui identita’ e nazionalita’ non sono state comunicate dalla Monuc, sono ”scomparsi in serata, senza portare con se’ i loro effetti personali e le loro automobili”, ha spiegato un responsabile del Rcd-Ml, il movimento politico-militare che amministra la regione. ”L’appartamento dei due e’ stato messo sottosopra, ma non ci sono tracce di sangue”, ha aggiunto. Il presidente del Rcd-Ml (Raggruppamento congolese per la democrazia-Movimento di liberazione), Mbusa Nyamwisi, si e’ detto ”indignato” per l’accaduto, ma non ha escluso che il rapimento sia opera di membri del suo movimento. ”Stiamo seguendo piste molto serie, e c’e’ la possibilita’ che i rapitori siano nostri uomini che ci hanno tradito, corrotti dal nemico”, ha spiegato. La missione dell’Onu nel Congo, che dispone di otto osservatori militari, ha intanto aperto un’inchiesta. Beni, capoluogo del territorio di Lubero, e’ stata conquistata ieri dalle forze ribelli del Rcd (Raggruppamento congolese per la democrazia, appoggiato dal Ruanda), ma e’ la base del potere del Rcd-Ml, alleato del governo congolese. Il movimento di Mbusa Nyamwisi e’ uno dei tre firmatari dell’atto di impegno ”per la cessazione delle ostilita’ nell’est e nel nord-est della Repubblica democratica del Congo”, siglato ieri in Burundi assieme al governo congolese e al Rcd.


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