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Congo, primo caso per la Corte penale internazionale?
Le violenze commesse nell'Ituri diventeranno forse il primo caso ad essere valutato dal Tribunale penale internazionale
I crimini e le atrocità commesse nella Repubblica democratica del Congo potrebbero diventare il primo caso a finire sul tavolo della Corte penale internazionale (Cpi) che ha sede all?Aja in Belgio. Lo riferisce oggi l’agenzia Misna in seguito a una conferenza stampa tenuta da Luis Moreno Ocampo, il capo procuratore del tribunale internazionale.
Il Tribunale, che ha sede all’Aia, creato nel luglio dello scorso anno, sta ancora raccogliendo le testimonianze e la documentazione necessaria per verificare le accuse presentate dinanzi alla Corte. Ma Ocampo ha detto di aver ?deciso di seguire molto da vicino la situazione del Congo e soprattutto dell?Ituri?. Solo nell’ultimo anno sono state almeno 5000 le vittime delle violenze commesse nella provincia nord orientale dell?ex Zaire. E alla Corte sono arrivate ben 6 richieste di indagini. Il conflitto congolese, nel quale sono stati impilicati ben 9 Paesi africani, dura dal 1998. ?Penso che sia il caso più urgente e quello in cui possiamo anche essere utili per prevenire nuove uccisioni? ha affermato Ocampo. Nelle denunce presentate alla Cpi riguardo alle più recenti violenze registrate in Ituri, figurano testimonianze di orrori quali esecuzioni, sommarie, stupri, torture, utilizzo di bambini soldati e atti di cannibalismo rituale. ?Atrocità ? ha sottolineato il capo procuratore della Corte internazionale ? che potrebbero trasformarsi in imputazioni per genocidio, crimini contro l?umanità e crimini di guerra, finendo così sotto la giurisdizione del Tribunale dell?Aja?.
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