Welfare

Congo/Kinshasa: operazione “città morta”

La capitale Kinshasa in preda ad una calma surreale. L'operazione "città morte" è un successo

di Joshua Massarenti

La capitale della Repubblica democratica del Congo Kinshasa presenta da stamane un volto inconsueto. Nota per il caos euclideo che ne fa una delle città più disordinate dell’Africa sub sahariana, oggi le strade di Kinshasa offrono un silenzio surreale rotto unicamente dai veicoli di soldati chiamati a pattugliare le arterie principali della città per prevenire eventuali saccheggi.

Nessun dubbio, la chiusura di uffici, mercati e commerci è il segno inevocabile del successo ottenuto dall’operazione “città morte” indetta mercoledì scorso dalla società civile in omaggio alle vittime delle manifestazioni di protesta contro il governo svoltesi lunedì scorso e conclusesi con quattro morti, un numero imprecisato di feriti e almeno 70 arresti.

Le giornate “città morte” erano operazioni ricorrenti durante gli anni ’80. Nella maggior parte dei casi, ernao indette dai partiti di opposizione contro l’ex dittatore congolese Mobutu con l’obiettivo di fragilizzare il suo regime.

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