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Congo/Kinshasa: due settimane per disarmare i ribelli dell’Ituri

Così, la Missione delle Nazioni Unite in Rdc (Monuc) intende porre fine alla guerra che imperversa nell'est del Congo

di Joshua Massarenti

Il capo della Missione delle Nazioni Unite in Repubblica democratica del Congo (Monuc) William Swing ha annunicato un termine di “circa due settimane” per il disarmo delle milizie presenti in Ituri, nel nordest del Congo/Kinshasa.

La guerra che oppone nell’Ituri le milizie delle comunità lendu e Hema hanno fatto 60mila morti e oltre 500mila sfollati, in stragrande maggioranza civili. Queste milizie ha detto Swing, “hanno circa due settimane per inserirsi nel programma di smobilitazione e reinserimento comunitario” (Drc, ndr). Questo perché il programma “scadrà al più tardi il 1 aprile”.

Swing ha poi ricordato che l’intensificazione delle operazioni militari condotte dai caschi nell’Ituri all’indomani dell’uccisione di nove beretti nlu dell’Onu il 25 febbraio scorso mirava “a dare un segnale chiaro ai gruppi armati”.

Il programma Drc è stato lanciato in Ituri dal governo di transizione congolese nel settembre scorso con il pieno appoggio della Monuc. Finora, dei 15mila miliziani affiliati nei vari gruppi armati che seviziano nella regione, solo 4mila hanno deciso di consegnare spontaneamente le loro armi.

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