Politica

Congo/Kinshasa: Caritas, “elezioni decisive”

Domenica si vota al secondo turno delle presidenziali. Campagna della Caritas internazionale a favore del processo democratico congolese

di Redazione

RIl 30 luglio scorso è stato un giorno di grande festa per la popolazione congolese. Dopo 10 anni di guerre ed a 46 anni dalle prime ed ultime elezioni libere e democratiche, i congolesi hanno potuto votare per l?elezione del Presidente della Repubblica. Quasi 18 milioni di persone si sono messe in fila e con grande pazienza hanno atteso il loro turno per esercitare il loro diritto. Due candidati, il Presidente ad interim Joseph Kabila, che ha ottenuto il 44% dei voti, ed uno degli attuali quattro Vice Presidenti, Jean Pierre Bemba, con il 20% delle preferenze, hanno prevalso e si sfideranno domenica prossima nel ballottaggio. Nello stesso giorno saranno eletti anche i rappresentanti dei Consigli Provinciali, che avranno un ruolo molto importante alla luce del decentramento promosso dalla nuova Costituzione del paese. La Chiesa congolese ha svolto un lavoro enorme per promuovere la formazione degli elettori (che nella quasi totalità dei casi hanno votato per la prima volta nella loro vita) ed anche in questo caso svolgerà un attento ed importante ruolo di osservazione e monitoraggio, per garantire la trasparenza del voto e denunciare eventuali irregolarità. Alla vigilia di questa scadenza ?decisiva?, come viene definita dai Vescovi congolesi nel loro messaggio del 6 ottobre, Caritas Italiana, presente nel paese dal 1995 accanto alla popolazione e alle realtà ecclesiali locali, è convinta che i congolesi sapranno dare ulteriore prova di grande maturità, testimonianza del desiderio di pace, di unità del paese e della volontà di vivere in uno stato di diritto. Continua intanto a sostenereprogetti di emergenza e sviluppo, soprattutto nelle diocesi di Goma, Kindu e Popokabaka. Ha inoltre aderito alla campagna promossa da Caritas Internationalis, su richiesta della chiesa congolese, che ha portato alla preparazione di un video testimonianza sulla situazione del Congo e sull?importanza di un regolare svolgimento delle elezioni. E? necessario che la Comunità Internazionale mantenga l?attenzione su questo processo di transizione e continui a richiedere con determinazione il rispetto delle regole democratiche. Anche nella fase successiva alle elezioni, quando il nuovo Governo si sarà insediato e dovrà dare priorità alla situazione di grave povertà del paese e di degrado delle infrastrutture, gestendo al meglio le enormi ricchezze naturali del paese ed il flusso degli aiuti internazionali (che ci auguriamo più consistente di quello degli ultimi anni). In questo ambito c?è bisogno di un segno di discontinuità anche con il periodo della transizione, durante il quale, come negli anni di guerra, i beni del Congo sono stati depredati a beneficio di un ristretto numero di persone. Come chiedono i Vescovi congolesi: ?Le nuove autorità sono invitate ad impegnarsi nel buon ed efficace governo, a bandire la pratica della corruzione, della venalità e della sottrazione del denaro pubblico.?


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