Politica

CONGO. Francia propone invio forza Ue

Colloqui fra Solana e i presidenti africani della regione

di Redazione

La Francia, in qualità di presidente dell’Unione europea ha proposto l’invio di una forza di peacekeeping nell’Est della Repubblica Democratica del Congo. «Dobbiamo fare qualcosa perché la situazione è veramente disperata» ha detto il ministo degli Esteri francese Bernard Kouchner.

In questi giorni l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Javier Solana, ha avuto colloqui telefonici sulla crisi in Nord-Kivu con il presidente del Ruanda Paul Kagame, con il Presidente congolese Josepk Kabila, il Presidente sudafricano Kgalema Mothlante e il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.

E’ intanto sempre più tesa la situazione attorno alla città di Goma, capoluogo della provincia orientale del Nord-Kivu, assediata dai ribelli guidati dall’ex generale tutsi Laurent Nkunda. Nella città regna il caos: la radio delle Nazioni Unite ha riferito che la scorsa notte i soldati congolesi (quindi dell’esercito regolare) hanno saccheggiato case e negozi, hanno stuprato tre ragazze e ucciso almeno nove persone in città. Ieri, i militari congolesi hanno iniziato a ritirarsi da Goma a bordo di autovetture, taxi e motociclette, unendosi alle decine di migliaia di sfollati impauriti dall’approssimarsi dei combattimenti. Per tutta la notte a Goma si sono uditi colpi di arma da fuoco. «Non siamo lontani da Goma – ha detto Nkunda, citato dalla Bbc – ma a causa dello stato di destabilizzazione della città abbiamo deciso, in modo unilaterale, di proclamare il cessate il fuoco». Il leader tutsi ha quindi invitato le forze governative a fare altrettanto. Nkunda lasciò le forze regolari nel 2004, accusando il governo del Presidente Joseph Kabila di non proteggere la minoranza tutsi del Kivu dagli estremisti hutu presenti nella regione, alcuni dei quali accusati di aver partecipato al genocidio del 1994 in Ruanda

Per la Francia, così come per gli Stati Uniti e la Cina, la zona del Kivu è strategica per le risorse minerarie presenti nel sottosuolo.

 


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