Cultura

Congo Brazzaville: linciato missionario italiano

Il sacerdote, un quarantenne bresciano, è stato aggredito dalla folla dopo che aveva involontariamente investito e ucciso una bambina di tre anni

di Gabriella Meroni

Padre Angelo Redaelli, missionario francescano, è stato ucciso oggi da una folla inferocita dopo aver investito con un’auto una bambina di 3 anni in un villaggio della diocesi di Owando, in Congo Brazzaville. E’ quanto riferisce l’agenzia dei missionari Misna, precisando che l’omicidio è avvenuto questa mattina a circa 500 chilometri a nord della capitale del Congo-Brazzaville. Il missionario si trovava alla guida di un fuoristrada con a bordo nove persone, quando ha investito una bambina di tre anni, uccidendola sul colpo. I religiosi sono scesi dall’auto per prestare immediatamente soccorso alla vittima ma gli abitanti del luogo, tra cui familiari e parenti della bambina, hanno reagito violentemente e hanno ucciso il sacerdote a colpi di machete. Padre Gianfranco Pinto Ostuni, portavoce dell’Ordine dei Francescani minori, ha riferito dell’accaduto, precisando che il sacerdote, 40 anni, era originario della provincia di Varese e si trovava in missione in Congo Brazzaville dal settembre 2003. La salma del missionario, che risiedeva nella città di Makua, sta per essere trasportata nella capitale Brazzaville, dove verranno celebrate le esequie; sarà successivamente trasferita in Italia per la sepoltura. Nato il 19 maggio 1965 a Tradate, in provincia di Varese, fra’ Angelo Redaelli apparteneva alla provincia lombarda di San Carlo Borromeo. Nel 1992 aveva fatto la professione dei voti e nel 1995 era stato ordinato sacerdote. Era laureato in teologia morale ed era stato cappellano presso gli ‘Ospedali Civili’ di Brescia.


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