Volontariato

Congo, appello dell’Unhcr: servono 62 milioni di dollari

Per i programmi in favore di centinaia di migliaia di persone sfollate all'interno della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e di rifugiati congolesi fuggiti dal paese

di Redazione

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha lanciato oggi un appello per 62 milioni di dollari necessari a finanziare i programmi in favore di centinaia di migliaia di persone sfollate all’interno della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e di rifugiati congolesi fuggiti dal paese

Di questa somma, 47 milioni di dollari sono stati richiesti dall’UNHCR per le operazioni mirate al ritorno e alla reintegrazione di circa 98.500 rifugiati congolesi nel proprio paese durante il 2007. Gli altri 15 milioni di dollari saranno invece necessari per fornire protezione e assistenza, sempre durante l’anno in corso, a circa 1,1 milioni di persone sfollate all’interno della RDC.

L’Agenzia auspica che i donatori forniscano una rapida e adeguata risposta a questi appelli. I due appelli supplementari * uno per gli sfollati e uno per i rifugiati * tengono conto degli importanti sviluppi verificatisi nella Repubblica Democratica del Congo lo scorso anno, tra cui l’insediamento del presidente Joseph Kabila in dicembre, dopo le prime elezioni democratiche svoltesi nel paese da quarant’anni a questa parte. Tali sviluppi fanno sperare che i congolesi che vivono in esilio e coloro che sono sfollati all’interno del paese possano presto ritornare a casa.

Dall’ottobre 2004, circa 89mila rifugiati congolesi hanno fatto ritorno nel proprio paese, principalmente nelle province di Equateur, Kivu meridionale e Katanga. Inoltre, lo scorso anno, quasi mezzo milione di sfollati è rientrato nelle proprie aree d’origine.

“Dobbiamo cogliere l’occasione e rafforzare gli sviluppi positivi, la stabilità e il numero dei rimpatri conseguiti lo scorso anno” ha affermato l’Alto Commissario ONU per i Rifugiati António Guterres. “La comunità internazionale ha di fronte a sé un’opportunità unica: se riusciamo a mantenere questo ritmo e mostrare ai congolesi che non sono soli. Affinché il rimpatrio e la reintegrazione dei congolesi possano svolgersi con successo e per far sì che coloro che sono già tornati possano restarvi in condizioni sicurezza e dignità, è cruciale che il finanziamento giunga rapidamente”.

Attualmente, oltre 400mila congolesi sono rifugiati fuori del proprio paese, quasi tutti in nove paesi della regione. Vivono in campi o aree apposite e la maggior parte di loro non dispone dei mezzi per far ritorno a casa autonomamente. Alcuni hanno trascorso decenni in esilio, in attesa di una pace duratura.

I 47 milioni di dollari che l’UNHCR ha richiesto per i rifugiati, che vanno ad aggiungersi al bilancio annuale regolare, finanzieranno i programmi di rimpatrio volontario dei rifugiati congolesi da paesi come la Tanzania, la Repubblica del Congo e lo Zambia.

I principali obiettivi dell’UNHCR sono quelli di assicurare il carattere volontario del ritorno e di organizzare questi spostamenti in maniera sicura e dignitosa. L’Agenzia sosterrà inoltre la reintegrazione dei rifugiati rimpatriati e faciliterà il loro accesso all’alloggio e ad altri servizi di base, quali l’assistenza sanitaria e l’istruzione.

Nel corso dell’anno passato, il numero delle persone sfollate all’interno della Repubblica Democratica del Congo è nettamente diminuito, ma gli sfollati nel paese sono ancora 1,1 milioni. I 15 milioni richiesti dall’UNHCR saranno necessari per aiutare queste persone, che spesso sono ospiti di parenti o amici.

Nell’appello, l’UNHCR prevede che durante il 2007 ben 950mila sfollati potranno tornare a casa. Tuttavia, lo scorso anno esplosioni di violenza localizzate hanno provocato centinaia di migliaia di nuovi sfollati, sviluppo che costituisce una seria preoccupazione per l’UNHCR. In diverse parti del paese, vi è ancora un clima di diffusa impunità e i diritti umani degli sfollati vengono spesso violati.

I finanziamenti supplementari consentiranno all’UNHCR di istituire meccanismi di protezione e monitoraggio nelle aree in cui vi sono sfollati e nelle aree di ritorno, nonché di svolgere attività di prevenzione. Se le condizioni di sicurezza lo permetteranno, l’UNHCR sosterrà l’istituzione di meccanismi per ricomporre le dispute relative a terra e proprietà, fornirà assistenza umanitaria agli sfollati rientrati nelle proprie aree d’origine e promuoverà la coesistenza interetnica.

L’UNHCR e le agenzie umanitarie e di sviluppo partner devono far fronte ad importanti sfide nel tentativo di raggiungere questi obiettivi. In diverse aree della RDC, in particolare nell’est del paese, le condizioni sono ancora instabili. Il paese è tra i più poveri al mondo. La durata media della vita è bassa, la legalità è debole e le condizioni economiche e sociali sono particolarmente difficili.

Inoltre, l’HIV/AIDS costituisce un grave problema ed è ulteriormente acuito dalla diffusa carenza di servizi medici di base ed istruzione. Le povere reti di comunicazione e di trasporto in un paese così esteso rendono ancora più arduo il lavoro dell’UNHCR e delle agenzie partner.

Info: www.unhcr.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA