Mondo

Congo, ancora stragi e violenza

L'agenzia Misna riporta oggi un appello del vescovo di Kisangani. Uccisi due sacerdoti alla periferia di Bunia

di Benedetta Verrini

Ancora altissimo l’allarme nella RDC, dopo il ritiro delle truppe ugandesi dalla zona di Bunia, nella regione nord-orientale dove negli ultimi mesi si sono verificati i peggiori scontri, il territorio è rimasto in mano alle faide e alla ferocia di etnie rivali. ?Le ultime notizie che ci arrivano da Bunia generano in noi una profonda inquietudine (?) la situazione ci appare troppo grave per non levare, ancora una volta, la nostra voce di pastori e condannare con fermezza queste azioni fratricide che stanno decimando la popolazione dell?Ituri?: a parlare (in un passaggio riportato oggi dall’agenzia Misna www.misna.org) è monsignor Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kisangani, preoccupato dall?ondata di violenza. Nella parrocchia di Nyakasunza, alla periferia di Bunia, sabato il parroco, padre Francis Mateseso, e il vice parroco, padre Aimé, sono stati uccisi con numerose altre persone da milizie di etnia Lendu. ?Chiediamo di fermare questo ciclo di violenza e di avviare, senza indugi, iniziative utili alla pace, al perdono e alla riconciliazione fraterna? aggiunge monsignor Monsengwo in una nota diffusa da Kinshasa. ?Chiediamo inoltre alla Missione di osservatori delle Nazioni Unite in Congo, la Monuc, al Consiglio di sicurezza dell?Onu, alle grandi potenze e a tutte le parti implicate a prendere misure energiche ed efficaci in vista della cessazione delle ostilità e della pace in Ituri e nella Repubblica democratica del Congo. Che il Signore benedica il nostro popolo ferito e gli doni la pace?.


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