Famiglia

Confronto Caritas-ministero del Welfare sulla povert

Ieri nella due giorni di Torino l'intervento del ministro Maroni. E le preoccupazioni della Caritas

di Benedetta Verrini

Si chiude oggi al Centro congressi del Lingotto a Torino la Seconda Tavola rotonda europea sulla povertà, un importante appuntamento annuale di confronto tra gli stati membri sullo stato di avanzamento delle strategie europee per contrastare il fenomeno della povertà e dell’esclusione sociale. Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, intervenuto ieri, ha dichiarato: ” Vogliamo sottolineare il ruolo svolto dalla famiglia nel nostro Paese come soggetto centrale della societa’ e in particolare nella lotta all’esclusione sociale. Su 3 miliardi di ore dedicate ogni anno al sostegno di disabili ed altri esclusi, il 95% e’ speso all’interno della famiglia”. Maroni, sottolineando che il governo ha predisposto ”interventi a favore della famiglia, di carattere fiscale ed economico”, ha anche evidenziato l’importanza di centrare gli obiettivi di Lisbona sull’occupazione, come strada per favorire l’inclusione sociale. “La legge Biagi di riforma del mercato del lavoro va in questa direzione ?ha aggiunto il titolare del Welfare -. Fondamentale è rafforzare il metodo del coordinamento aperto a livello europeo”. Sul fronte dell’immigrazione, per favorire un percorso di integrazione ed inclusione sociale occorre collegare l’ingresso degli stranieri al lavoro. “Solo cosi’ – ha dettoMaroni – si possono evitare i rischi di un’immigrazione non governata”.     Per quanto riguarda gli interventi assistenziali, ha concluso il Ministro , con il reddito di ultima istanza, che prendera’ il posto di quello minimo di inserimento gia’ sperimentato, “si garantisce un reddito a chi non e’ in grado di lavorare. Lo strumento sara’ gestito dalle regioni e cofinanziato dal governo. Abbiamo poi introdotto misure di sostegno alla natalita’ e accantonato, nel Fondo sociale presso il ministero del Lavoro, 234 milioni di euro a favore di interventi destinati alla famiglia”. A Maroni ha risposto Pierluigi Dovis, direttore della Caritas della diocesi di Torino, ribadendo le perplessità espresse nei giorni scorsi dalla Caritas nazionale riguardo al Piano nazionale contro l’esclusione sociale elaborato dal governo. “Occorrono politiche integrate e un coordinamento in tutti i settori che riguardano la famiglia”, ha detto Dovis, aggiungendo che “senza il raccordo delle politiche del lavoro con quelle della casa e della sanità non riusciremo a dare risposte efficaci alla grande emergenza che ci troviamo ad affrontare ogni giorno”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA