Non profit

Confindustria, e ora guardiamoci dentro

Montezemolo: "Basta pensare che le colpe del declino siano solo degli altri".

di Francesco Maggio

Un vento nuovo. Una nuova stagione della vita economica e sociale del Paese. Tempi maturi per un ricambio profondo della classe dirigente. Sono molte le espressioni-slogan usate da più parti in questi giorni per sottolineare i cambiamenti ?epocali? che si profilano all?orizzonte grazie all?avvento al vertice di Confindustria di Luca Cordero di Montezemolo. E in effetti, al tradizionale convegno di Santa Margherita ligure dei giovani imprenditori, il presidente della Fiat e della Ferrari non ha deluso le attese. Che cosa ha detto di così eclatante da marcare un taglio così netto con il passato? Qualcosa che gli imprenditori italiani non erano certo abituati a sentirsi dire, perlomeno in modo così chiaro e, per giunta, ?pubblico?, da un loro leader: “La competitività”, ha affermato Montezemolo, “è una nostra priorità assoluta. Ma per essere competitivi, prima di guardare altrove e addebitare colpe e ritardi ad altri, è importante guardare innanzitutto dentro le proprie imprese e vedere cosa c?è che non va. Una sana autocritica è il modo migliore per ripartire di slancio nella corsa della libera competizione. E poi, è arrivato il momento di dire basta con i professionisti di Confindustria. Solo una regolare rotazione delle cariche garantisce freschezza di idee e un rinnovato impegno”. Un monito del genere potrebbe essere totalmente mutuato al settore non profit. Ma il Terzo settore oggi ha il coraggio di guardare all?interno del proprio universo e fare una sana autocritica simile a quella invocata da Montezemolo?

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