Volontariato
Confcooperative: si parla di coop solo per prostituzione
«Ogni qualvolta si affronti il tema della regolamentazione, tanto da destra quanto da sinistra si fa riferimento alla formula cooperativa»
Confcooperative guarda con favore a qualsiasi iniziativa volta a combattere il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione e i problemi di ordine pubblico che ne derivano.
Non possiamo però fare a meno di notare che ogni qualvolta nel nostro Paese si affronti il tema della regolamentazione della prostituzione, tanto da destra quanto da sinistra si faccia riferimento alla formula cooperativa, cosa che purtroppo non accade quando si discute di altri settori economici.
Ad ogni modo, alla luce della riforma del diritto societario in corso di definizione presso la commissione presieduta dall’onorevole Vietti, non possiamo fare a meno di porci alcune domande. Le cooperative di prostitute rientrebbero tra le
costituzionalmente riconosciute o tra le non riconosciute? In quale modo si potrebbe misurarne la prevalenza? Quali sarebbero gli strumenti per verificarne la reale
mutualita?
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.