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Confcooperative, Maurizio Gardini confermato alla presidenza

Il presidente riconfermato, per il mandato 2024 - 2028, dall’assemblea che lo ha votato a scrutinio segreto, nella sua relazione ha posto al centro dell’attenzione il rischio della dilatazione obbligatoria dei crediti del superbonus, ma anche alcune proposte come lo stop alla “tassa Lagarde”, interventi sul lavoro e i debiti della pubblica amministrazione

di Redazione

Maurizio Gardini è stato riconfermato alla presidenza di Confcooperative per il mandato 2024 – 2028 dall’assemblea. Lo rende noto un comunicato di Confcooperative in cui si legge che i circa 800 delegati – in rappresentanza delle 17mila cooperative aderenti – hanno eletto Gardini, 63 anni, presidente del Gruppo Cooperativo Conserve Italia (Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby), dopo il voto a scrutinio segreto.

Nella sua relazione parlando sulla dilazione da rendere obbligatoria in 10 anni dei crediti del superbonus, Gardini dice che «innescherebbe una bomba a orologeria che metterebbe in ginocchio le imprese alimentando contenziosi che coinvolgerebbero aziende, banche e famiglie: uno shock che va scongiurato» 

Le richieste alla politica

Gardini nella sua relazione ha avanzato alla politica le proposte per rilanciare la competitività del Paese. In particolare, si legge in una nota: stop alla “tassa Lagarde”, insostenibile il peso del costo del denaro, nei servizi solo un’impresa su due riesce ad accedere al credito; consolidare il taglio del cuneo fiscale.

E ancora: investire in formazione e politiche attive per ridurre i gap dell’Italia del “paradosso” dove al boom di occupazione fa da contraltare un numero altissimo di inattivi 12,3 milioni e di Neet 2,1 milioni, oltre al mismatch la ormai strutturale mancanza di figure professionali che frena la competitività delle imprese. Ultimi due punti: contrastare le false imprese di ogni tipologia societaria che sfruttano 2,8 milioni di lavoratori e regolarizzare i tempi di pagamenti della pubblica amministrazione.

Richieste avanzate in presenza del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei e rivolte al governo per il quale sono intervenuti il vicepremier Tajani e i ministri Urso, Fitto, Calderone e Locatelli.

Nell’immagine in apertura Maurizio Gardini – foto da ufficio stampa

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