Welfare

Confartigianato all’attacco sul fisco

Il numero uno degli artigiani: «Tasse al 68% degli utili d’impresa. Da novembre 2011 a oggi il sistema produttivo ha perso 60mila imprese»

di Redazione

«Le imprese italiane corrono contromano e a occhi bendati», dice il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. «E sembra si faccia di tutto per spingerci oltre confine per trovare condizioni normali per fare impresa: il fisco italiano – aggiunge – tassa il 68,3% degli utili lordi d’impresa, in Svizzera appena il 30,2%».

I NUMERI DELLA CRISI – L’esito è che «da novembre 2011 a oggi il sistema produttivo ha perso 60mila imprese, la disoccupazione giovanile è cresciuta di oltre 8 punti, il Pil è calato del 3,4%, la pressione fiscale è aumentata di quasi 2 punti e il credito alle imprese è diminuito di 65 miliardi». Numeri impietosi per Merletti, anche per lo scenario politico creatosi in questi ultimi due anni:«Da novembre 2011 – ha aggiunto – abbiamo avuto 18 mesi di Governo tecnico supplente, poi un estenuante ‘stallo alla messicana, uno sterile duello in cui le forze politiche si sono tenute sotto tiro a vicenda».

LA RIFORMA FORNERO – Imprenditori, famiglie e giovani «non ne possono più di promesse non mantenute, di impegni non rispettati, di norme fatte e disfatte, di troppe leggi che non producono effetti o che addirittura danno risultati opposti a quelli auspicati», ha proseguito chiedendo alla politica un cambio di passo. A partire dalla modifica della legge Fornero «che ha aumentato costi e complicazioni a carico delle imprese» facendo aumentare la disoccupazione.

IL DECRETO SBLOCCA DEBITI – Si deve mettere mano anche al decreto sblocca debiti («un labirinto inestricabile» che «non ha risolto i problemi») e al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali, «che negli ultimi tre anni è costato 250 milioni alle imprese e non è mai entrato in funzione». Merletti ha poi chiesto alla politica «di costruire e di indicare finalmente un progetto di futuro per il Paese intorno al quale coinvolgere gli sforzi e l’impegno di tutti». Un passo importante in questo senso, ha sottolineato, «è stato compiuto con il decreto legge sulle ristrutturazioni che dà slancio alle imprese della filiera dell’edilizia, dell’installazione di impianti e dell’arredo: tra le più colpite dalla crisi».

da Corriere.it
 

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