Welfare

Concorsi: illegittima la tassa chiesta dall’Asl

Il difensore civivo dell'Abruzzo, Masciocchi, risponde sul caso della tassa Asl

di Massimo Persotti

La previsione di una tassa per la partecipazione ai concorsi nelle Asl è illegittima. Lo conferma Giovanni Masciocchi, difensore civico dell?Abruzzo, intervenuto dopo la pubblicazione di alcuni concorsi banditi da Aziende Sanitarie Locali per l?assunzione di personale sanitario e amministrativo. Nei bandi era prevista una ?tassa di concorso?di L.15.000 che, ci spiega Masciocchi, non ha alcuna legittimità giacché non trova fondamento in alcuna norma di legge e la cui previsione non può pertanto essere rimessa alla discrezionalità amministrativa delle Aziende trattandosi di materia coperta da riserva di legge. In una nota indirizzata alle Asl e agli Assessorati regionali competenti, Masciocchi ha ricordato che una tassa di ammissione è ormai prevista solo nei casi stabiliti dalla legge e, in particolare, in caso di concorsi per impiegati nei comuni, nelle province, loro consorzi e aziende. È stata, invece, soppressa una simile tassa anche nei casi di accesso alla qualifica di Segretario comunale. All?indomani della regionalizzazione delle Usl (D. Lgs. n.502/1992), le Aziende non possono più rifarsi al regime degli enti locali bensì a quello della Regione, i cui bandi di concorso (come quelli dello Stato) non prevedono alcuna forma di tassazione.Come se non bastasse, la somma disposta, cioè 15mila lire, è anche doppia rispetto a quella prevista negli enti locali. Masciocchi ha, quindi, invitato le Aziende interessate a valutare l?opportunità di intervenire immediatamente per porre rimedio ad una previsione illegittima e ha chiesto all?Assessorato regionale della Sanità di diramare una circolare chiarificatrice al fine di evitare situazioni di difformità di comportamento all?interno delle stesse Aziende.Così si eviterà in futuro il ripetersi di tali errori che peraltro non fanno che generare malcontento tra migliaia di giovani alla ricerca della prima occupazione. Le indicazioni del difensore civico hanno trovato pieno accoglimento. I bandi sono stati, infatti, riformulati nel rispetto delle norme vigenti.


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