Cultura

Concluso l’esame dei reclami per My Way e For You di Banca MPS

Lo rendono noto, in un comunicato Mps e Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Unione Nazionale Consumatori.

di Francesco Maggio

Giunge a conclusione l?esame dei reclami relativi ai piani finanziari di My Way e For You di Banca Mps. Lo rendono noto, in un comunicato congiunto, Mps e Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori Acli, Unione Nazionale Consumatori. La procedura, si legge nella nota, era stata attivata dal Gruppo MPS e dalle associazioni dei consumatori il 9 maggio 2003 per risolvere le problematiche insorte, relative alla fase di commercializzazione. La prima riunione dei “tavoli di conciliazione” si è tenuta il 7 luglio 2003 e il termine ultimo per la presentazione delle istanze era il 31/12/2003. L?esame dei reclami è stato completato il 31 maggio 2004. Sono state effettuate in tutto 138 sessioni dei Tavoli, che hanno dato luogo a proposte conciliative nel 72% dei casi. Tali proposte sono accettate da più di nove consumatori su dieci E? il primo caso di applicazione compiuta di una procedura conciliativa tra il mondo bancario italiano e quello consumeristico. La procedura conciliativa attivata circa un anno fa dal Gruppo MPS e dalle Associazioni, ricorda la nota, era tesa a individuare e distinguere, a tutela dei Consumatori, i singoli casi effettivamente meritevoli di un totale o parziale accoglimento, sulla base del riscontro quanto più possibile oggettivo di problematiche legate alla fase di commercializzazione. Al 31/12/2003, termine ultimo per la presentazione dei reclami, le Associazioni dei consumatori avevano inviato al Gruppo MPS 6.599 richieste. L?esito della procedura conciliativa è il seguente: nel 21% dei casi si è provveduto a formulare ai risparmiatori proposta di rimborso per un importo compreso tra l’80% e il 100% delle somme versate, oltre al totale abbuono degli oneri di attualizzazione previsti contrattualmente; nel 51% dei casi si è provveduto a formulare ai risparmiatori proposte di ristrutturazione dei piani finanziari, con effetto di riduzione della rata o della durata del piano sottoscritto; in alternativa si è offerta la possibilità di abbandonare i piani a partire dal sesto anno dalla data di sottoscrizione senza oneri di attualizzazione e con immediata riduzione del tasso di finanziamento; in alcuni casi è stato invece offerto un rimborso fino all’80% delle rate versate; nel 28% dei casi il reclamo è stato valutato non accoglibile.


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