Welfare
Con “Ti Ribalto” va in scena la disabilità senza stereotipi
Al via oggi, venerdì 8 giugno a Milano il Festival delle arti di Piccola Accademia di Cascina Biblioteca. Tre giorni di spettacoli e non solo al Teatro Bruno Munari di Milano che vogliono essere un’occasione di incontro, sinergia, confronto e scoperta dell’altro
Con la tavola rotonda sul valore dell’ironia e della leggerezza quali linguaggi universali per superare ogni barriera dal titolo evocativo “Luci della ribalta” prende il via “Ti Ribalto” il festival della Piccola Accademia di Cascina Biblioteca. Obiettivo di questa iniziativa è raccontare la disabilità fuori dagli stereotipi e dagli schemi, ribaltando i punti di partenza e di arrivo attraverso 10 spettacoli portati in scena da 80 attori disabili e 40 volontari tra operatori, educatori e semplici cittadini.
Il cartellone di questa quarta edizione che si tiene al nuovo Teatro Bruno Munari di Milano, quest’anno arricchisce il suo ventaglio di proposte con una serie di attività pomeridiane pensate per coinvolgere maggiormente il pubblico con proiezioni, laboratori, lezioni aperte che si aprono oggi pomeriggio – venerdì 8 giugno, ore 14,30, con la tavola rotonda organizzata in collaborazione con il Teatro del Buratto. L’apertura del Festival è affidata a una lezione spettacolo (ore 18,30) dal titolo "Tutti in scena" con l’associazione Atir-Teatro Ringhiera, mentre i due spettacoli di apertura sono “6 Infernale?” (aperitivo con performance a cura di Piccola Accademia) e “Forse. Un’indagine sul Bene e sul Male” della compagnia di Piccola Accademia (in allegato il programma completo del festival)
Gli spettacoli, le performance e i laboratori che si susseguono nei tre giorni di Festival hanno l’obiettivo di mettere in luce abilità e normalità delle persone più fragili grazie all’esperienza teatrale e alla sinergia tra discipline diverse: teatro, danza e musica. Sono loro, i linguaggi universali da palcoscenico, il filo conduttore che, attraverso l’utilizzo di differenti espressioni artistiche, punta a migliorare la qualità della vita di persone con disabilità fisica o intellettiva.
Il Festival della Piccola Accademia si propone come un punto di riferimento e d’incontro per tutte quelle realtà e quei progetti che promuovono l’arte come potente strumento di emancipazione e inclusione.
La Piccola Accademia ha preso forma nel 2013 all’interno delle attività di Tempo libero per persone con disabilità proposte dalla Cooperativa sociale Cascina Biblioteca che in fase iniziale puntava solo all’insegnamento della disciplina teatrale e che presto ha coinvolto al suo interno la musica, la danza e l’arte, con cui "amalgamarsi, collaborare e crescere insieme" come viene sottolineato dagli organizzatori.
In collaborazione con l’associazione di Volontariato Damatrà, gli utenti con disabilità seguono un percorso sia personale sia di supporto, vivendo e facendo vivere un incontro di qualità che altrimenti difficilmente entrerebbero in dialogo. L’Accademia si rivolge, inoltre, ad attori, educatori e cittadini volontari con o senza esperienza artistica. I corsi, di durata annuale, si svolgono settimanalmente e sono organizzati per piccoli gruppi o all’interno di centri diurni o di aggregazione. I laboratori, al contrario, sono percorsi brevi di un numero definito di incontri, e vengono organizzati in collaborazione con enti su tutto il territorio di Milano. Nel 2015 grazie al sostegno del Teatro Verdi di Milano ha preso vita il Festival “Ti Ribalto”
Nato per presentare il lavoro fatto nei corsi e nei laboratori della Piccola Accademia è diventato in pochi anni una manifestazione culturale tout-court conquistando l’attenzione della stampa specializzata e di altre compagnie italiane impegnate nel sociale. Quattro le associazioni che partecipano all’edizione 2018: Atir-Teatro Ringhiera, L’Impronta Associazione onlus, il Crams – Centro Ricerca Arte Musica e Spettacolo di Lecco e il Gruppo Teatrale Accua del Centro Socio Educativo “Francesca" di Urbino.
Gli organizzatori di Ti Ribalto hanno un sogno: «Entro il 2020 vogliamo realizzare un festival internazionale, capace di coinvolgere anche realtà provenienti dall’estero. Il nostro obiettivo è di aprirci per rendere la rassegna sempre più interattiva e partecipata, anche da parte del pubblico»
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